Europa
La crisi non tocca il settore dei giochi d’azzardo online, che registra tassi annuali di crescita di quasi il 15% ed entrate stimate di circa 13 miliardi di dollari entro il 2015.
Scommesse sportive, poker, casinò e lotterie attraggono qualcosa come 6,8 milioni di appassionati, ma non sempre si tratta di servizi legali: esistono infatti diversi siti – spesso situati al di fuori dell’Europa – che espongono i consumatori a notevoli rischi che vanno dalla frode vera e propria al riciclaggio di denaro.
A rischio, in particolare sono gli adolescenti, il 75% dei quali usa la rete e spesso non ha le conoscenze adeguate per difendersi.
Gli Stati europei, pur tenuti a conformarsi alle norme Ue, affrontano la questione del gioco d’azzardo online ognuno in maniera diversa, con regolamentazioni nazionali che però – secondo la Commissione – spesso non sono adeguate a rispondere alle sfide di tipo normativo, sociale e tecnico poste da un fenomeno di natura transnazionale.
Per questo la Ue ha illustrato un piano d’azione con una serie di iniziative da prendere nei prossimi due anni, dirette a precisare la regolamentazione dei giochi d’azzardo e promuovere la cooperazione tra Stati membri.
Concretamente, la Commissione adotterà tre regolamenti destinati agli Stati membri, vale a dire i) sulla protezione comune dei consumatori, ii) sulla pubblicità responsabile dei giochi d’azzardo e iii) sulla prevenzione e la lotta contro le scommesse relative a partite truccate.
Innanzitutto, entro quest’anno, verrà istituito un gruppo di esperti allo scopo di facilitare gli scambi di esperienze in materia di regolamentazione tra Stati membri. Questo contribuirà a sviluppare un settore dei giochi d’azzardo on line armonizzato, ben regolato e più sicuro e ad allontanare i consumatori dai siti non regolamentati.
Per difendere le famiglie che hanno già sofferto a causa della dipendenza dal gioco d’azzardo (tra lo 0,5 e il 3% della popolazione) o a causa di altre patologie connesse al gioco, dovranno quindi essere individuati metodi efficaci di cura e prevenzione.
E’ necessaria quindi un’impostazione che riunisca la Ue, gli Stati membri e l’industria allo scopo di scoraggiare le frodi e il riciclaggio di denaro e per favorire la cooperazione per salvaguardare l’integrità dello sport. A tal fine, la Commissione intende promuovere “un più rapido scambio di informazioni, dei meccanismi di segnalazione e una cooperazione generale a livello nazionale e internazionale tra parti interessate, operatori e regolatori per preservare l’integrità dello sport, nonché una maggiore educazione e consapevolezza degli stessi sportivi”.
Altre misure prevedono, tra l’altro, il sostegno a punti di riferimento e alla prova di strumenti di controllo per i genitori; l’ampliamento del campo di applicazione della direttiva antiriciclaggio; la promozione della cooperazione internazionale per prevenire il fenomeno delle partite truccate.
Una prima riunione del gruppo di esperti degli Stati membri è prevista per dicembre 2012 mentre, nel 2013, la Commissione organizzerà una conferenza delle parti interessate.
Ulteriori informazioni sul testo della comunicazione e sul documento di lavoro che l’accompagna nonché una sintesi delle risposte alla consultazione pubblica sul Libro verde si possono trovare sul sito internet della Commissione. (a.t.)