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Google: il Ceo Larry Page si scusa per la pubblicazione anticipata dei risultati. ‘Bruciati’ 24 mld di dollari

Stati Uniti


Si è infine scusato, il Ceo di Google, Larry Page, per il ‘pasticcio’ che ieri ha fatto perdere alla società qualcosa come 24 miliardi di dollari e ha fatto scendere la capitalizzazione a 227,29 miliardi di dollari. “Sono dispiaciuto per il pasticcio”, ha affermato Page, ammettendo che i risultati di bilancio sono stati diffusi un po’ prima del necessario.

Attesa dopo la chiusura delle Borse, come succede di solito, la trimestrale della società è comparsa in versione completa sul sito della Sec intorno alle 12:30.

Anticipazione che, visti anche i risultati decisamente deludenti, ha portato alla sospensione del titolo sul Nasdaq per eccesso di ribasso: nel giro di pochi minuti, infatti, il titolo ha perso il 10% – circa 70 dollari – ed è tornato in contrattazione 3 ore più tardi per chiudere in calo dell’8% a 695 dollari.

 

La società ha chiuso il trimestre con utili in calo del 20% a 2,18 miliardi di dollari, contro i 2,7 miliardi dello scorso anno. Il fatturato è salito del 19% a 11,3 miliardi di dollari, ma il risultato è inferiore alle attese di Wall Street, così come l’utile per azione, attestatosi a 9,03 dollari contro un consensus di 10,65 dollari.

 

Sui conti ha pesato in particolare più del previsto l’acquisizione da 12,5 miliardi di Motorola Mobility, che nel trimestre ha registrato una perdita operativa di 527 milioni di dollari, ma a preoccupare gli analisti è soprattutto l’andamento delle entrate pubblicitarie, il ‘cuore’ del business di Google. Se infatti il numero di click è salito del 33%, ma il prezzo per ogni click è diminuito del 15%. Questo spiega anche il calo dei margini netti che sono scesi al 27% del fatturato contro il 37% di un anno fa.

 

A poco è servita anche la dichiarazione rilasciata da Page prima della chiusura della Borsa: “Non potrebbe esserci momento migliore per essere alla guida di Google”, ha affermato, sottolineando la “solidità” della trimestrale e una performance “di cui essere felici”.

L’errore che ha portato alla diffusione anticipata della trimestrale sarebbe stato provocato dalla società che si occupa della pubblicazione dei risultati di Google – la RR Donnelley – che ha inoltrato all’Autorità di Borsa una versione provvisoria del comunicato sui risultati, mentre Google lavorava ancora alla versione definitiva.

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