Francia
Recessione, contesto sfavorevole a nuovi modelli di business, difficoltà a procedere verso il mercato unico digitale. Sono questi, secondo il direttore generale di IDATE, Yves Gassot, i tre tratti distintivi del settore europeo delle telecomunicazioni che grava in una situazione “inquietante”.
In vista del DigiWorld Summit (Montpellier, 14-15 novembre), il DigiWorld Institute di IDATE ha pubblicato un’analisi della situazione dell’economia digitale europea e delle sfide che interesseranno nel prossimo futuro in particolare i settori tlc e audiovisivo.
Riferendosi al settore delle telecomunicazioni, Gassot ha affermato che “dopo essere riusciti a introdurre una concorrenza efficace a vantaggio dei consumatori e in una certa misura favorevole all’innovazione, l’Europa deve tenere contro della situazione inquietante in cui versa il settore”.
Il mercato – ha spiegato Gassot – è caratterizzato da una recessione che si accompagna a una pressione sui margini e gli investimenti, in un momento in cui è necessario accelerare lo sviluppo delle reti fisse e mobili a banda ultralarga e supportare l’esplosione del traffico.
Il che si traduce, continua l’analista, in un contesto poco favorevole alla definizione di nuovi modelli di business, i quali sono tuttavia indispensabili per rispondere alla sfida rappresentata dagli OTT.
E mentre l’Europa fa fatica a progredire verso il mercato unico digitale, le altre economie mondiali spingono forte sul consolidamento, con l’affacciarsi di operatori di dimensioni globali provenienti dalle economie emergenti.
Sul fronte dell’audiovisivo è intervenuto invece Gilles Fontaine, direttore generale aggiunto di IDATE, secondo cui “sarebbe un errore sottovalutare i punti di forza dell’industria europea”.
Il DigiWorld Summit 2012 si incentrerà sul ruolo dell’Europa in un momento in cui emerge un nuovo ordine nell’economia digitale globale. Al centro del dibattito saranno dunque – oltre all’evoluzione dei diversi anelli della catena di valore del digitale – anche tutti i temi legati ai dispositivi intelligenti, all’industria dei contenuti, al cloud, alle sfide per le telco e alle smart city.