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“Vogliamo La7 e faremo di tutto per prenderla“. E’ quanto dichiara in una nota Alessandro Proto, della omonima società di investimenti, che ha informato di aver nuovamente inviato ieri al presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, la loro offerta da 150 milioni di euro per rilevare l’emittente televisiva.
Proto ha, però, chiesto “un accordo di non divulgazione” delle informazioni che darà agli advisor. Proto ha scritto usando l’indirizzo di posta elettronica istituzionale -presidenza@telecomitalia.it – e si è rivolto direttamente a Bernabè per avviare una trattativa.
Nella comunicazione Proto ha sottolineato: “Non abbiamo alcuna difficoltà a fornire tutte le informazioni necessarie e richieste dai suoi advisor in questa operazione, fatto salvo che deve essere necessariamente firmato un ‘accordo di non divulgazione’ prima di inviare qualsiasi dato. Penso che sia una richiesta più che normale e legittima. Sarebbe inappropriato il contrario“.
Da lunedì mattina è stata aperta la ‘data room‘ alle aziende che sono passate alla seconda fase nel processo di cessione di TI Media (La7, MTV e i tre multiplex), dopo la presentazione delle offerte non vincolati.
Si tratta di informazioni sensibili, accessibili online, che la società ha messo a disposizione dei ‘pretendenti’. Sulla base di questi dati, i questi ultimi potranno formulare le proposte vincolanti.
I tempi scadranno il 19 novembre, in corsa ci sono Clessidra, Discovery Channel e 3 Italia (Leggi Articolo Key4biz).
Stando alle ultime indiscrezioni, la società americana di John Malone, Discovery Channel, già presente sul mercato italiano con 5 canali, vorrebbe acquistare solo le due emittenti Tv – La7 e MTV – per 100 milioni di euro, al netto dai debiti. Clessidra ha offerto 380 milioni per l’intero pacchetto, tv e mux, sempre senza debiti.
3 Italia, controllata dalla società di Hong Kong H3G, avrebbe messo sul piatto 320 milioni di euro, per entrambi gli asset.
Ricordiamo che 3 Italia possiede già un multiplex per la trasmissione in DVB-H a cui però, stando all’ultima normativa, può cambiare la destinazione d’uso. Se la richiesta gli venisse accordata, con quelli di TI Media, salirebbe a quattro mux per trasmettere in DVB-T.
In ogni caso, sempre secondo indiscrezioni, pare che tutte e tre le società abbiano chiesto ai due advisor, Mediobanca e Citigroup, di rivedere il contratto con la concessionaria Cairo, che raccoglie la pubblicità per La7, che scade addirittura nel 2019 e prevede condizioni particolarmente vantaggiose per il gruppo di Urbano Cairo.
Quest’ultimo non sembrerebbe disposto a recedere dal contratto, a meno che non riesca a comprare le due Tv, forse insieme a 3 Italia, per la quale avrebbe già fatto una manifestazione di interesse.