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Di seguito un articolo a firma dell’avv. Silvia Surano, autrice del blog vitaforense.com, pubblicato su Medialaws, sito che propone analisi e approfondimenti tecnici su Leggi e Policy dei Media, offerti in una prospettiva comparativa, con il quale Key4biz ha avviato una collaborazione editoriale.
La Federal Trade Commission, che si occupa di vigilare sul rispetto dei diritti dei consumatori contro le pratiche commerciali fraudolente e ingannevoli, ha da tempo rivolto una particolare attenzione al crescente mercato della tecnologia mobile.
Lo sviluppo e la diffusione di nuove tecnologie infatti, se da un lato ha apportato enormi benefici agli utenti, dall’altro ha generato non poca preoccupazione per il proliferare di prodotti e servizi che, troppo spesso, sfuggono a un accurato controllo da parte delle autorità competenti. Proprio per questo la FTC ha deciso di monitorare costantemente anche l’ambito del mobile, al fine di evitare che i consumatori possano essere vittime di pratiche commerciali sleali.
L’ultimo degli interventi in materia risale al 5 settembre scorso, giorno in cui la FTC ha pubblicato una breve guida rivolta agli sviluppatori di applicazioni per tablet e smartphone, con lo scopo di guidarli verso una corretta progettazione, realizzazione e commercializzazione, anche da un punto di vista giuridico.
La guida, dal titolo “Marketing Your Mobile App: Get It Right from the Start“, spiega in parole molto semplici alcuni principi fondamentali di tutela dei consumatori – “some general guidelines that all app developers should consider” – che devono necessariamente essere messi in pratica anche in un mercato nuovo come quello delle applicazioni.
Due gli ambiti principali presi in considerazione: la pubblicità, che deve essere corretta e non ingannevole, e il rispetto della privacy.
In primo luogo, la guida spiega che cosa si intende per pubblicità – “anything a company tells a prospective buyer or user – expressly or by implication – about what a product can do” – sottolineando che la normative vigente in materia non si applica esclusivamente alle grandi campagne pubblicitarie. Il principio che impone di fornire all’utente informazioni chiare e corrette, facilmente comprensibili e non fuorvianti, deve essere rispettato anche nel momento in cui si espongono le funzionalità dell’applicazione commercializzata, a prescindere dal canale di distribuzione e a prescindere dalle dimensioni dell’azienda produttrice.
La necessità che le informazioni rese siano chiare e comprensibili, viene affrontato sia dal punto di vista semantico, sia dal lato puramente tecnico. Le applicazioni, infatti, sono principalmente destinate a un utilizzo su device dotato di uno schermo molto piccolo; la chiarezza delle informazioni, quindi, deve essere valutata anche in termini di dimensione dei caratteri, font utilizzato e colore nonché di facilità di accesso all’informazione stessa.
Più ricca la sezione della guida dedicata alla privacy. La FTC richiama il concetto di privacy by design invitando gli sviluppatori a prevedere una strategia di raccolta, archiviazione e conservazione dei dati personali degli utenti sin dalla progettazione dell’applicazione e li sprona a prevedere impostazioni di default che tendano a rispettarne la protezione: “incorporating privacy protections into your practices, limiting the information you collect, securely storing what you hold on to, and safely disposing of what you no longer need”.
Ma non solo: la FTC ricorda agli sviluppatori gli obblighi cui debbono sottostare per quanto concerne il consenso alla raccolta e alla diffusione dei dati personali, sottolinea le maggiori tutele riservate ai dati sensibili e la necessità di permettere agli utenti un’agevole modifica delle impostazioni privacy. Un paragrafo a parte è poi riservato alle applicazioni rivolte a bambini e ragazzi al di sotto dei 13 anni; in particolare la FTC avverte gli sviluppatori sulla possibilità che ci siano obblighi supplementari ai sensi della normativa in materia, il Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA).
L’iniziativa è sicuramente interessante poiché si rivolge alle aziende che operano in un settore nuovo e innovativo. C’è però da dire che, tenuto conto dell’importanza della materia di cui si tratta e considerato, soprattutto, che la guida è rivolta ad imprenditori e professionisti, mi sarei aspettata un documento più serio e tecnico e non qualche pagina che tenta di invogliare gli sviluppatori a rispettare la legge semplicemente satisfied users may be your best form of marketing!