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Tlc e spionaggio. Il Governo Usa contro i vendor cinesi: ‘Un pericolo per la sicurezza nazionale’

Stati Uniti


Le aziende americane dovrebbero evitare i rapporti commerciali con Huawei, il principale fornitore di infrastrutture tlc cinese. Lo sostiene la House Permanent Select Committee on Intelligence del Congresso Usa, che indaga sui vendor cinesi Huawei e ZTE da circa un anno per appurare se le due compagnie cinesi costituiscano un problema per la sicurezza americana.

 

Le aziende americane che stanno considerando di effettuare acquisti da Huawei “dovrebbero trovare un altro vendor se ci tengono alla loro proprietà intellettuale, alla privacy dei loro clienti e alla sicurezza degli Stati Uniti d’America”, ha affermato il presidente della Commissione Mike Rogers alla CBS.

L’indagine condotta dalla Commissione era volta ad appurare se l’espansione negli Usa dei produttori cinesi di infrastrutture tlc rappresentasse un mezzo per condurre atti di spionaggio ai danni delle infrastrutture tlc americane.

 

Un portavoce dell’azienda cinese ha dichiarato che “Huawei è una compagnia rispettata in tutto il mondo che fa affari in 150 mercati e conta tra i suoi clienti oltre 500 operatori in tutti i continenti”.

“La sicurezza e l’integrità dei nostri prodotti sono riconosciuti in tutto il mondo”, ha aggiunto.

 

Huawei, fondata dall’ingegnere dell’esercito Ren Zhengfei, è il secondo produttore mondiale di infrastrutture per le tlc dopo la svedese Ericsson e sta da tempo tentando di affermarsi negli Usa, negando con forza qualsiasi legame col Governo di Pechino. Smentite che non hanno impedito a un gruppo di parlamentari americani di accusare la società di legami fin troppo stretti con “l’esercito cinese, i talebani e i guardiani della rivoluzione iraniani” e di bloccare, nel 2008, il tentativo di acquisizione di 3-Com. All’inizio del 2011, quindi, un altro pollice verso all’acquisizione di 3Leaf.

 

Sempre i timori del Governo americano per il legame tra il vendor e il governo cinese, hanno spinto l’operatore Sprint Nextel a escludere Huawei e la connazionale ZTE dall’appalto miliardario per la realizzazione della rete di quarta generazione LTE.

 

Gli Usa sono sempre più preoccupati delle presunte attività di spionaggio digitale a opera della Cina. In un rapporto dello scorso novembre, l’intelligence americana ha definito la Cina il principale autore di atti di spionaggio economico, sottolineando che il furto di dati sensibili nel cyberspazio sta mettendo a repentaglio investimenti in ricerca per 400 miliardi di dollari.

 

Sul tema dei rapporti tra i vendor cinesi e il Governo di Pechino avrebbe voluto indagare anche la Commissione europea per presunti aiuti di Stato ma il tentativo è stato prontamente avversato dalle aziende europee, per il timore di vedersi chiudere le porte del commercio nell’immenso mercato cinese delle telecomunicazioni, dove la maggior parte dei vendor del Vecchio Continente sta cercando di ritagliarsi uno spazio.

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