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Economia digitale: dalla Ue 12 azioni prioritarie per il Mercato unico

Unione Europea


Quest’anno ricorre il 20° anniversario del mercato unico. Sono molti i risultati già conseguiti. Per i consumatori europei il mercato unico è sinonimo di una scelta più ampia e di prezzi più bassi, ai cittadini ha offerto l’opportunità di viaggiare liberamente nonché di stabilirsi e di lavorare dove lo desiderano, ai giovani ha dato la possibilità di studiare all’estero, consentendo a oltre 2,5 milioni di studenti di cogliere questa opportunità negli ultimi 25 anni. Il mercato unico ha consentito a 23 milioni di aziende dell’UE di accedere a 500 milioni di consumatori e ha generato investimenti esteri. Il messaggio è chiaro e le prove sono evidenti: un mercato unico solido, profondo e integrato genera crescita e posti di lavoro, offrendo ai cittadini europei opportunità che non esistevano vent’anni fa.

 

Il completamento del mercato unico è un esercizio continuo e un elemento centrale dell’agenda europea per la crescita al fine di affrontare l’attuale crisi economica. Perciò la Commissione europea ha adottato oggi l’Atto per il mercato unico II, contenente dodici azioni prioritarie che dovranno essere adottate rapidamente dalle istituzioni dell’UE. Le azioni si concentrano su quattro fattori principali di crescita, occupazione e fiducia:

a) reti integrate

b) mobilità transfrontaliera di cittadini e imprese

c) economia digitale

d) azioni che rafforzino la coesione e i benefici a vantaggio dei consumatori.

 

Michel Barnier, Commissario Ue per il mercato interno e i servizi, ha dichiarato: “Il mercato unico può fare di più per i cittadini e le imprese dell’Unione europea”.

“L’Atto per il mercato unico II invita noi responsabili politici a metterci all’opera, a impegnarci e a fornire risultati. Sono convinto che le dodici azioni prioritarie che presentiamo oggi otterranno il grado di adesione che meritano a livello politico. È l’occasione per sfruttare il pieno potenziale del mercato unico, questa nostra grande risorsa, affinché la nostra economia sociale di mercato torni a essere competitiva e prospera”.

L’Atto per il mercato unico II segue le orme di una prima serie di misure presentate dalla Commissione, ovvero l’Atto per il mercato unico I, e rappresenta il nuovo capitolo di un processo che intende creare un mercato unico più profondo e integrato.

Tale Atto segna il 20° anniversario del mercato unico dell’Unione europea e dà inizio alla settimana del mercato unico (15-20 ottobre 2012). Col tema “Insieme per una nuova crescita”, nel corso della settimana una serie di eventi in tutta l’Unione consentirà a politici e cittadini di riflettere sui risultati e sulle sfide del mercato unico, individuando nuove idee.

 

L’Atto per il mercato unico II comprende le seguenti azioni:

 

Reti di trasporto e dell’energia: l’efficienza e la piena integrazione delle reti di trasporto e dell’energia sono il fulcro del mercato unico. Le opportunità offerte dai fondi strutturali e di coesione devono essere collegate a un preciso impegno a favore della concorrenza, della scelta e dei servizi di buona qualità nell’UE. Per concretizzare questa visione, l’Atto per il mercato unico II prevede:

(i) un’azione intesa ad aprire il settore dei servizi nazionali per il trasporto ferroviario di passeggeri alla concorrenza interna all’UE

(ii) il miglioramento del mercato unico per il trasporto marittimo

(iii) misure per accelerare la realizzazione di un cielo unico europeo

(iv) azioni per rendere più efficace l’applicazione dell’attuale legislazione UE in materia di energia.

 

Mobilità di cittadini e imprese: la libera circolazione transfrontaliera è alla base del mercato unico e rappresenta uno dei pilastri dell’Unione europea. Tuttavia persistono ancora ostacoli pratici e giuridici alla mobilità dei cittadini, delle attività d’impresa e dei finanziamenti agli investimenti. Con l’Atto per il mercato unico II, la Commissione propone quindi di:

(i) sviluppare il portale EURES, rendendolo a pieno titolo uno strumento transfrontaliero per il collocamento e l’assunzione

(ii) introdurre disposizioni intese a mobilitare i fondi di investimento a lungo termine per le imprese private e i progetti a lungo termine

(iii) modernizzare le procedure di insolvenza, partendo dalle controversie transfrontaliere, e contribuire a creare un contesto che offra una seconda opportunità agli imprenditori in fallimento.

 

L’economia digitale: con il suo peso economico e i suoi importanti effetti di ricaduta, ad esempio in termini di produttività e soluzione delle problematiche sociali, la rivoluzione dell’economia digitale resta un’opportunità da non perdere. Al fine di realizzare il mercato unico digitale entro il 2015, la Commissione propone di:

(i) agevolare il commercio elettronico nell’UE grazie a servizi di pagamento di più facile utilizzo, più affidabili e competitivi

(ii) affrontare una delle principali cause dei mancati investimenti nelle connessioni veloci a banda larga, ovvero i costi dell’ingegneria civile

(iii) rendere comune la fatturazione elettronica, comprovata fonte di risparmio, nelle procedure relative agli appalti pubblici.

 

Imprenditoria sociale, coesione e fiducia dei consumatori: il successo del mercato unico deriva anche dalla partecipazione economica e sociale che esso può generare. I consumatori devono esprimere fiducia e tutti i cittadini, ovunque nell’UE, devono avere la possibilità di attingere alle opportunità offerte dal mercato unico. La Commissione intende perseguire questo obiettivo mediante strumenti concreti del mercato interno, tra cui:

(i) il miglioramento delle norme sulla sicurezza dei prodotti e della loro applicazione

(ii) le misure per garantire l’accesso generalizzato ai conti correnti, nonché commissioni trasparenti e comparabili e un trasferimento più semplice del conto corrente.

 

Prossime tappe

 

• Dibattito Google online sul mercato unico del 10 ottobre 

• Settimana del mercato unico, 15-20 ottobre 20121

• La Commissione presenterà tutte le principali proposte legislative dell’Atto per il mercato unico II entro la primavera del 2013 e quelle non legislative entro fine 2013.

• Il Parlamento europeo e il Consiglio sono invitati ad adottare proposte legislative in via prioritaria entro la primavera del 2014.

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