Italia
L’Italia sta recuperando il gap nell’eCommerce rispetto agli altri principali mercati Ue. Lo rivela uno studio di eMarketer che analizza la situazione del commercio online oltre che in Italia anche nel Regno Unito, Germania, Francia e Spagna.
Il nostro paese, sottolinea la società di ricerca, si è lanciato nell’eCommerce più tardi rispetto agli altri ma dovrebbe registrare quest’anno una crescita più forte, pari al 25,5% (rispetto al +32,1% del 2011) per raggiungere un valore di 16,6 miliardi di dollari (12,8 miliardi di euro).
Di contro, anche se gli altri Paesi cresceranno meno, il valore dei loro mercati sarà più consistente: in Spagna, eMarketer prevede una crescita del 18,8% a 18,57 miliardi di dollari contro i 15,64 miliardi del 2011 e i 12,77 miliardi del 2010. Il valore del mercato eCommerce spagnolo dovrebbe crescere di circa 3 miliardi l’anno per superare i 30 miliardi nel 2016.
L’Italia dovrebbe effettuare il sorpasso sulla Spagna nel 2015, arrivando nel 2016 a 31,25 miliardi di dollari di spese online.
Secondo eMarketer, il ritardo dell’Italia è attribuibile all’assenza di una ‘massa critica’ di ‘cyberacquirenti‘: nel 2011, soltanto il 38,5% degli italiani aveva effettuato acquisti online, contro l’82,5% del Regno Unito e il 74,6% della Germania.
La percentuale di acquirenti dovrebbe attestarsi quest’anno al 41,3% (pari a 11,7 milioni di eShopper) e al 44,1% nel 2013 (13 milioni).
Anche se, però, in Italia il numero acquirenti online è più basso rispetto ad altri Paesi, la spesa media risulta più elevata: nel 2012, il montante annuale per ogni acquirente si è attestato mediamente a 1.380 dollari e dovrebbe crescere a 1.885 dollari nel 2016. In questo senso siamo secondi solo ai britannici.
Secondo ComScore, i siti di eCommerce hanno attirato circa 20 milioni di visitatori unici, pari al 69,5% degli internauti del paese. Amazon è il sito più visitato, seguito da LeGuide.com e dai siti della galassia Apple.