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Frequenze Tv: gli USA si muovono. La FCC avvia consultazione per l’asta ‘inversa’

Stati Uniti


Di fronte alle difficoltà di rimpossessarsi dello spettro attualmente usato dai broadcaster, per destinarlo agli operatori mobili, la Federal Communication Commission ha deciso di fare un passo decisivo rispetto al passato.

Le frequenze usate dalle Tv verranno cedute al miglior prezzo, per l’acquirente, secondo le modalità della cosiddetta ‘asta inversa‘ (reverse auctions) e successivamente rivendute agli operatori tlc.

 

Le associazioni che rappresentano le Tv locali avevano mostrato da subito qualche preoccupazione in merito alla vendita di spettro a prezzi inferiori al valore di mercato. Tuttavia, dopo una discussione controversa tra i soggetti che rappresentano le emittenti locali free-to-air, come la National Association of Broadcasters (NAB), e la comunità degli operatori mobili, è stato raggiunto un compromesso.

 

Le disposizioni d’asta permetteranno alla FCC di vendere lo spettro di trasmissione solo sotto linee guida molto specifiche.

In questo senso, i cinque membri della FCC hanno votato all’unanimità venerdì il lancio di una consultazione pubblica con la quale raccoglieranno pareri e proposte delle parti coinvolte.

Al momento la consultazione, si legge nella nota, riguarda solo la prima tappa della procedura d’asta, prevista per il 2014, e avrà lo scopo di fissare precisamente le modalità di queste operazioni. Ma anche quello di individuare i mezzi per eliminare eventuali interferenze, comprese quelle con i Paesi vicini.

 

L’asta consentirà di soddisfare la crescente domanda di capacità per le comunicazioni wireless, per via del boom di dispositivi web-based, come smartphone e tablet, che minacciano lo strangolamento della banda esistente.

Gi smartphone – sottolinea, infatti, la FCC – usano 35 volte di più traffico rispetto ai cellulari tradizionali e i tablet 121 volte.

L’operazione avrebbe anche un positivo impatto sull’economia degli USA. La FCC ricorda, infatti, che il mercato delle app mobili esisteva appena nel 2009, ma oggi assicura quasi 500 mila posti di lavoro mentre le attività wireless contribuiscono per circa 150 miliardi di dollari al PIL americano.  

 

Lo scorso febbraio, il Congresso USA ha dato la propria approvazione all’asta delle frequenze televisive da destinare alle comunicazioni mobili (Leggi Articolo Key4biz).

Operazione con la quale il Congresso punta a raccogliere 15 miliardi di dollari per finanziare il piano da 150 miliardi di dollari volto a estendere gli sgravi fiscali e i benefit ai disoccupati.

Le reti wireless serviranno a velocizzare le connessioni dei dispositivi mobili ed evitare ritardi nelle connessioni e rallentamenti nei download. Non solo. Da questa asta, 7 miliardi verranno destinati al progetto, ideato da Barack Obama dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, finalizzato a creare una rete nazionale per facilitare la comunicazione tra polizia, pompieri e altri funzionari di sicurezza in caso di emergenza.

 

Da tempo gli operatori tlc hanno messo in guardia le istituzioni circa l’imminente ‘crisi dello spettro’, ma ci sono voluti anni prima che le cose si muovessero.

L’idea di aste per l’incentivazione, come le definisce la FCC, è stata prevista per la prima volta nel Piano Nazionale della banda larga del 2010. Due anni di discussioni prima che il Congresso inserisse la misura in un più ampio pacchetto economico che ha dato alla FCC il permesso di indire delle aste per recuperare lo spettro televisivo da cedere agli operatori mobili.

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