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ICT: la mancanza di ‘skills’ affligge anche gli Usa. Microsoft chiede al Congresso maggiori investimenti

Stati Uniti


La mancanza di lavoratori specializzati in ICT non affligge solo l’Europa – dove si stima che nei prossimi anni ne mancheranno circa 700 mila- ma anche gli Usa dove, secondo Microsoft, questo deficit sta assumendo le dimensioni di una vera e propria ‘crisi’.

Ecco perchè la società di Redmond sta facendo pressione sul Congresso per l’approvazione di una legge volta ad aumentare i visti per i lavoratori stranieri altamente specializzati e a incrementare gli investimenti nel settore dell’istruzione.

 

Secondo Brad Smith, vicepresidente esecutivo di Microsoft, la mancanza di candidati per lavori altamente specializzati “sta raggiungendo le dimensioni di una vera e propria crisi”.

La società – ha spiegato – ha circa 3.400 posizioni scoperte per ricercatori, sviluppatori e ingegneri, in aumento del 34% rispetto allo scorso anno.

Temiamo che i lavori inizieranno a migrare verso altri paesi”, ha affermato Smith, secondo cui altri Paesi si stanno impegnando molto più degli Usa a preparare gli studenti per lavori altamente specializzati in ambito hi-tech.

Microsoft vorrebbe insomma che il governo spendesse di più per migliorare l’istruzione nei campi dell’informatica, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica.

Nuovi fondi per migliorare la preparazione dei docenti in questi ambiti e offrire più corsi di informatica agli studenti delle superiori, ma anche interventi che consentano agli stranieri con una specifica preparazione in questi ambiti di lavorare nel paese come la previsione, ad esempio, del rilascio di ulteriori 20 mila visti H1B e del ricollocamento di altre 20 mila green card inutilizzate ai lavoratori stranieri altamente qualificati.

 

“Il gap di competenze è uno dei maggiori problemi che Microsoft deve affrontare“, ha detto ancora Smith, sottolineando di aver discusso del problema con gli esponenti di entrambi gli schieramenti politici e affermando di essere ottimista sul fatto che il Congresso affronterà seriamente la questione il prossimo anno.

L’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), che rappresenta i lavoratori in ambito tecnologico si dice favorevole alla proposta di Microsoft di aumentare il numero delle green card, ma sottolinea che il Congresso difficilmente espanderà il programma H1B.

 

Anche la Ue sta cercando di risolvere il problema della mancanza di lavoratori specializzati: se infatti virtualmente tutti i giovani hanno familiarità con i giochi elettronici e con le reti sociali e sono di casa nel digitale, non sono però “digital competent“, nel senso che non hanno sufficienti cognizioni per usare il digitale in un contesto lavorativo.

Entro il 2015, stima la Ue, il 90% dei posti di lavoro richiederà competenze informatiche. Il numero di persone con competenze informatiche in Europa raggiungeva il 4,7 milioni nel 2007 e dovrebbe arrivare a 5,26 milioni nel 2015. In termini più generali, i posti di lavoro destinati a persone altamente qualificate dovrebbero aumentare di 16 milioni di unità tra adesso e il 2020, mentre quelli che richiedono lavoratori a bassa qualifica si ridurranno di circa 12 milioni di unità.

 

Questa enorme richiesta di maggiori competenze può essere soddisfatta soltanto acquisendo competenze informatiche. Si tratta di una condizione essenziale per essere occupabile, apprendere e trovare un lavoro online.

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