Frequenze TV: l’Agcom approva prima bozza del disciplinare per l’asta. La parola passa alla Ue

di Raffaella Natale |

Da questa asta dipenderanno gli scenari futuri del mercato televisivo italiano.

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Agcom

L’Agcom non ha intenzione di perdere altro tempo sulla spinosa questione che riguarda l’assegnazione delle sei frequenze televisive per il digitale terrestre. Materia che necessita un’urgente soluzione, visto che da questa gara dipenderanno gli scenari futuri del mercato televisivo italiano, al momento in fase di grande fermento, sulla scia delle vicende che riguardano anche la messa in vendita della Tv (La7) e dei multiplex di TI Media, controllata di Telecom Italia.

 

Il Consiglio, presieduto da Angelo Marcello Cardani, ha approvato oggi all’unanimità, su proposta dei relatori Maurizio Dècina e Antonio Martusciello, una prima bozza dello schema di provvedimento, concernente le procedure di gara previste dalla legge 44/2012 in materia di frequenze televisive, che annulla la precedente assegnazione in beauty contest.

 

Sulla base di queste procedure, il Ministero dello Sviluppo Economico assegnerà i diritti d’uso mediante asta pubblica. Mediobanca ha stimato questo pacchetto di risorse frequenziali in 1-1,2 miliardi di euro.

 

“Il passaggio avvenuto oggi – commenta l’Autorità in una nota – rappresenta, quindi, la prima tappa del percorso avviato con l’insediamento del nuovo Consiglio dell’Agcom ed è in linea con l’obiettivo, che il Consiglio stesso si era dato, di assicurare la massima celerità nello svolgimento del compito che la legge ha affidato all’Autorità”.

 

Lo schema del provvedimento verrà ora trasmesso a Bruxelles e sarà oggetto, fin dai prossimi giorni, di un confronto tecnico con la Commissione europea. Successivamente, lo schema di provvedimento sarà sottoposto a consultazione pubblica tra i soggetti interessati. Inoltre, per la sua definitiva approvazione, occorrerà un parere formale della Commissione Ue necessario per il superamento della pendente procedura d’infrazione, che aspetta l’assegnazione del dividendo digitale per essere archiviata.

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