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“TI Media non verrà venduta a qualunque prezzo“. Lo assicura il presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, intervenendo a Torino a un incontro coi giornalisti per commentare le notizie circolate negli ultimi giorni su tutti i giornali nazionali e stranieri, che ipotizzerebbero anche l’interesse di Mediaset, oggi però smentito dal Biscione con una nota ufficiale.
Bernabè ha indicato che il gruppo conta di chiudere l’operazione entro fine anno in modo tale da portare l’indebitamento netto a 27,5 miliardi di euro, per rispettare il piano industriale, ma l’operatore tlc non ha alcuna fretta e non intende svendere gli asset, che comprendono oltre alla Tv La7 anche la società che gestisce i tre multiplex, TI Media Broadcasting (TIMB).
Ed è soprattutto questo ultimo business che fa gola a tanti operatori del mercato, specie in vista della prossima asta delle frequenze per il digitale terrestre, per la quale si attende il disciplinare di gara dell’Agcom.
Per La7, Bernabè ha sottolineato che in vendita “c’è un progetto, delle professionalità e uno spirito di azienda. Nelle valutazioni delle offerte c’è ovviamente il prezzo che è un aspetto fondamentale – ha proseguito – ma c’è anche un progetto industriale, La7 è una società che ha un valore importante, è l’unica delle tv generaliste che ha visto crescere l’audience in modo rilevante rispetto all’andamento del mercato e che ha visto crescere i ricavi pubblicitari in un momento di crisi drammatica”.
Lunedì 24 settembre scade, intanto, il termine per la presentazione delle offerte non vincolanti che verranno esaminante dal Cda il prossimo 27 settembre, prima di dare l’accesso alla data room ai gruppi selezionati: “Siamo ancora allo stato primordiale, il processo è ancora in corso” ha precisato Bernabè.
Il presidente di Telecom non ha rivelato se fra le offerte preliminari presentate c’è anche quella di Mediaset: “Abbiamo dato l’information memorandum a parecchi, non mi ricordo quanti, chiedete all’advisor”.
Intanto in Borsa il titolo TI Media vola a circa +10%, mentre Mediaset perde oltre il 3%, sulla scia della notizia che dell’interessamento, smentito, di Sky Italia (Leggi Articolo Key4biz).
Sempre secondo le indiscrezioni di stampa, in lizza ci sarebbero Urbano Cairo, che raccoglie la pubblicità per La7, Discovery Channel, la tedesca Rtl, gli spagnoli di Abertis per le torri, oltre che fondi infrastrutturali e di private equity, tra cui l’italiano Clessidra. Risultano fuori della partita invece Sky Italia, il Gruppo L’Espresso, e forse anche Al-Jazeera (Leggi Articolo Key4biz).
A questo punto si può dire con certezza che in gara non c’è Mediaset la quale, con una nota ufficiale fa sapere che ‘non parteciperà’.
La società ha chiarito di “aver ricevuto il 15 giugno 2012 un formale invito da Mediobanca a manifestare eventuale interesse per ottenere l’information memorandum relativo alla cessione. Interesse che è stato confermato da Mediaset il 22 giugno”.
Tuttavia, aggiunge, “già a luglio l’esame dei dati in nostro possesso ha ribadito l’orientamento che ha sempre sconsigliato alla nostra società qualsiasi impegno relativo agli asset in vendita del gruppo Telecom. Orientamento che non si è mai modificato e che confermiamo a tutt’oggi“.