Frequenze. Il lancio dell’iPhone 5 e il dilemma del refarming della banda 900MHz: quanto conviene?

di Alessandra Talarico |

Il nuovo dispositivo Apple, il primo compatibile con l’LTE, utilizza la banda 1.8 GHz, che in Europa è utilizzata prevalentemente i servizi Gsm, mentre i servizi 4G utilizzano le bande 800 MHz e 2.6 GHz. E nel Regno Unito sale la tensione.

Regno Unito


Frequenze 4G

Il lancio dell’iPhone 5 ha esacerbato la tensione, già alta, sul mercato mobile britannico: il nuovo dispositivo Apple, il primo compatibile con la tecnologia LTE, utilizza infatti la banda 1.8 GHz, che in Europa è utilizzata prevalentemente i servizi Gsm, mentre i servizi 4G utilizzano le bande 800 MHz e 2.6 GHz.

Oltremanica solo l’operatore Everything Everywhere (EE) possiede questo spettro e ha ottenuto dal regolatore Ofcom il via libera al suo utilizzo per il lancio dei servizi di quarta generazione. EE potrà dunque avvantaggiarsi della possibilità di lanciare i nuovi servizi prima ancora dell’asta del nuovo spettro 4G – nelle bande 2.6GHz e 800MHz – che avverrà presumibilmente la primavera del prossimo anno.

 

Per non stare a guardare il rivale giocare con così tanto anticipo, Vodafone e O2 (di proprietà di Telefonica) stanno considerando anche loro il refarming delle frequenze 900 Mhz per il 4G.

Un’opzione che avrebbe il benestare del regolatore, molto criticato per i ritardi accumulati dal Regno Unito nel settore della banda larga mobile di nuova generazione (Leggi articolo Key4biz): secondo Ofcom, niente impedirebbe agli operatori di riutilizzare lo spettro 900MHz, visto che il refarming delle frequenze 2G per il 3G è stato consentito da un regolamento del 2011 e sarebbe applicabile anche a questo caso con un piccolo emendamento.

 

Ma l’opzione presenta anche alcune incognite: se infatti le bande di frequenza sotto 1GHz presentano migliori caratteristiche di propagazione e pertanto richiedono un minor numero di siti per la copertura, l’ecosistema di dispositivi compatibili si sta sviluppando molto lentamente rispetto a quello destinato alla banda 1.8GHz (come dimostra anche la scelta di Apple per il nuovo iPhone).

 

Un portavoce di O2 ha infatti riferito che “non ci sono dispositivi compatibili col 4G in quella banda. C’è tanta scarsità di spettro 900MHz in Europa che i produttori non hanno interesse a costruirli” e anche quelli che ci stanno pensando sono in ritardo di 12-18 mesi rispetto ai dispositivi compatibili con la banda 1.8GHz.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz