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Dopo aver superato a febbraio la soglia psicologica dei 500 miliardi di capitalizzazione a febbraio, per sfondare appena due mesi dopo i 600 miliardi, Apple mette a segno un nuovo primato: le sue azioni hanno oltrepassato il valore di 700 dollari (701,44, per l’esattezza, per poi tornare a 697 dollari per azione), sulla scia del successo dei preordini per il nuovo iPhone 5, che hanno raggiunto quota 2 milioni nelle prime 24 ore, il doppio rispetto al modello precedente (Leggi articolo Key4biz).
Il traguardo era stato raggiunto già ieri negli scambi after-hours, dove i titoli avevano segnato un balzo dello 0,03%, ma il rialzo è proseguito stamani anche sul Nasdaq.
Il valore del titolo è cresciuto quest’anno dell’80% e la capitalizzazione di mercato della società di Cupertino si aggira attorno ai 656 miliardi di dollari: una cifra superiore a quella dei suoi 4 maggiori concorrenti – Microsoft, Google, Facebook e Amazon – messi insieme, ma anche, per dire, al prodotto interno lordo della Svizzera (‘fermo’ a 636 miliardi di dollari).
Una cifra impressionante, soprattutto se si pensa che la capitalizzazione di mercato di Apple, nel 1999 era di ‘appena’ 9 miliardi di dollari, e che ha fatto di Apple la società più ‘preziosa’ di tutti i tempi, più del colosso petrolifero Exxon.
Negli ultimi 5 anni, Apple ha garantito agli investitori un ritorno del 555% e ha superato l’Indice Standard & Poor’s 500 del 543%, grazie a un mix di prodotti eccellenti e di grande appeal, che hanno costretto la concorrenza a mettersi in scia e non senza conseguenza (come insegna il contenzioso legale avviato contro Samsung per violazione di brevetto).
Apple, del resto, ha praticamente ‘inventato’ prima il mercato smartphone con l’iPhone e poi quello tablet con l’iPad, di cui è dominatore incontrastato, con una quota di mercato del 60% e 17 milioni di dispositivi venduti al terzo trimestre, contro i 2,4 di Samsung.
E ancora nuovi record si attendono per l’iPhone 5, che secondo alcuni analisti sarà il gadget tecnologico più venduto di sempre.
La società, pure orfana di Steve Jobs, continua dunque ad accumulare ricchezza, tanto che ad aprile alcuni analisti hanno azzardato che, tempo un paio d’anni, sarà la prima a raggiungere una capitalizzazione di 1.000 miliardi di dollari.