Diritto d’autore: sospeso il procedimento giudiziario contro Google, in attesa dell’esito della class action

di Raffaella Natale |

Il provvedimento del Tribunale di New York riguarda la denuncia depositata dal Sindacato degli Autori e dall’Associazione degli Editori contro il servizio Google Book Search.

Stati Uniti


Google Book

La Corte d’appello di New York ha accolto la richiesta di Google e sospeso il procedimento aperto contro la web company, a seguito della denuncia di un gruppo di scrittori ed editori americani, riguardante il progetto di digitalizzazione di milioni di libri.

Google ha, infatti, depositato una mozione con la quale ha chiesto di bloccare il processo, in attesa di conoscere l’esito della class action che riguarda più ampiamente tutte le problematiche legate al diritto d’autore.

 

In un documento pubblicato ieri, ma che reca la data del 29 agosto, la Corte d’appello informa che la controparte ha accettato la richiesta del gruppo di Mountain View.

 

A fine luglio, Google aveva chiesto al Tribunale federale di New York di respingere la richiesta presentata da parte degli scrittori ed editori americani contro il suo progetto Google Book Search, sostenendo che la digitalizzazione di queste opere ‘non punta alla sostituzione’ dei libri (Leggi Articolo Key4biz).

 

La web company, in un documento indirizzato al tribunale, osserva che Google Book deve salvaguardare il ‘fair use’, un concetto giuridico che produce una serie di eccezioni al diritto d’autore per la tutela dell’interesse generale.

 

Nell’ambito di questo progetto, la società ha finora messo online gratuitamente oltre 20 milioni di libri, non coperti da copyright, per gli altri sono invece disponibili solo degli abstract.

“Questo programma non intende sostituire i libri” con dei file, ha detto più volte l’azienda. “I lettori devono acquistare sempre un libro in negozio o stamparlo in biblioteca per poterlo leggere”.

 

Nel 2005 la Authors Guild e l’Association of American Publishers hanno depositato le loro denunce per violazione del diritto d’autore.

Nel 2008 era stato raggiunto un accordo tra le parti, successivamente respinto, che prevedeva il pagamento da parte di Google di 125 milioni di dollari a titolo di risarcimento e l’istituzione di un registro dei diritti dei libri.

 

Gli oppositori ritengono che lasciare a Google la possibilità di proseguire il proprio progetto porrebbe dei problemi di monopolio e di diritto d’autore, oltre a lasciare all’azienda il diritto esclusivo di digitalizzare milioni di opere orfane, per le quali risulta difficile risalire agli autori.

 

Alcuni hanno inoltre puntualizzato che il diritto d’autore non può essere revocato a meno che non sia l’autore a farne espressa richiesta.

 

I querelanti avevano tempo fino al 24 agosto per depositare le loro argomentazioni e il 9 ottobre è prevista un’audizione presso il giudice Denny Chin, che deciderà se accogliere o meno la denuncia.

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