Agcom, sottoscritta la Convenzione per tre nuove deleghe al Corecom Piemonte: comunicazioni elettroniche, vigilanza su Tv locali, ROC

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Angelo Marcello Cardani: ‘Il nuovo Consiglio dell’Agcom intende dare stabilità alle proprietà del sistema decentrato delle comunicazioni, preservando individualità e differenziazione territoriale come valore aggiunto degli elementi Corecom’.

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Sede Agcom

I presidenti dell’Agcom, Angelo Marcello Cardani, del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo e del Corecom, Bruno Geraci hanno sottoscritto la convenzione per l’esercizio delle funzioni delegate tra l’Autorità e il Corecom Piemonte.

Si tratta, spiega la nota, di tre deleghe: la definizione delle controversie in secondo grado tra utenti e operatori di comunicazione elettronica; la vigilanza sul rispetto degli obblighi di programmazione e delle disposizioni in materia di esercizio dell’attività radiotelevisiva locale, mediante il monitoraggio delle trasmissioni dell’emittenza locale; la tenuta del Registro degli operatori di comunicazione (Roc).

 

“L’attività di conciliazione del Corecom – ha spiegato Cattaneo – fa risparmiare oltre 2 milioni di euro ai piemontesi. Infatti oltre l’85% dei casi viene risolto e con la nuova delega il Comitato potrà tentare la soluzione dei rimanenti casi evitando ai ricorrenti l’onere di interpellare l’ordinaria autorità giudiziaria con evidenti vantaggi in termini di costi e di tempistica”.

“Da tempo ci prepariamo a ricevere le nuove deleghe – ha affermato Geraci – con un sensibile ampliamento qualitativo e quantitativo dei poteri del Corecom nella direzione di un decentramento territoriale delle funzioni come dichiarato dall’Agcom. La vicinanza all’utenza verrà ulteriormente incrementata consolidando la fiducia dei cittadini verso l’attività del Comitato che assume sempre i più i connotati di un vero e proprio garante regionale”.

 

Secondo Cardani, “una delle missioni dell’Agcom è quella di soddisfare le istanze dei cittadini e degli utenti: in un modello di amministrazione al servizio del cittadino, la funzione principale dell’Autorità, quella della regolamentazione, va interpretata ‘in progress’, ossia occorre l’adozione delle regole ma anche essere in grado di adattarle in modo adeguato al territorio in cui sono applicate, nell’ottica di una maggiore ‘prossimità’ all’utente e comprensione delle dinamiche, anche locali, del mercato“.

“L’Autorità – ha detto ancora Cardani – attraverso i Corecom assume sempre maggiore rilevanza in relazione alla necessità di fornire strumenti agili di tutela ma anche di interlocuzione e supporto all’industria locale. Il nuovo Consiglio dell’Autorità intende dare stabilità alle proprietà del sistema decentrato delle comunicazioni, preservando individualità e differenziazione territoriale come valore aggiunto degli elementi Corecom, favorire  le interazioni, le relazioni, la sinergia prodotta a livello locale, lo scambio degli input e dei feedback, ai fini della continua implementazione di un modello cognitivo e operativo già di notevole efficacia, e che appare destinato ad un ruolo sempre più rilevante nello scenario dell’ecosistema digitale”.

 

L’Agcom, quindi, non gestirà più a livello centrale il Roc: i 1.200 operatori piemontesi dovranno iscriversi a Torino per poter operare. Il Corecom vigilerà poi in conformità con le linee guida dell’Autorità che prevedono un monitoraggio a campione delle emittenti locali per periodi limitati (per una o due settimane nell’arco delle 24 ore) sul rispetto degli obblighi di programmazione, nonché in aggiunta una rilevazione sul sistema dei media in Piemonte dopo la transizione al digitale.

 

All’incontro hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio regionale, Roberto Placido, il vicepresidente della Commissione di vigilanza sulla Rai, Giorgio Merlo, il coordinatore dei presidenti dei Corecom italiani, Filippo Lucci (Umbria), i presidenti dei Corecom Val d’Aosta, Manuela Ghillini, Marche, Pietro Colonella e Sardegna, Giorgio Atzori, oltre ai consiglieri regionali Antonello Angeleri, Gianfranco Novero, Luigi Cursio, Andrea Stara e Roberto Tentoni. (r.n.)

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