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Si sarebbe parlato anche dei contatti in corso con la Cassa Depositi e Prestiti e dell’ipotesi di scorporo della rete, ieri, nel consiglio di amministrazione di Telecom Italia, anche se i punti forti hanno riguardato il tema delle azioni di responsabilità nei confronti di Riccardo Ruggiero e Carlo Buora.
Sul tema della rete le bocche sono ancora cucite e bisognerà aspettare il prossimo cda per nuovi aggiornamenti. I negoziati, tuttavia, sembrerebbero prossimi all’entrata nella fase ‘tecnica’, che ruota attorno alla valutazione dell’infrastruttura in capo a Telecom Italia. La CdP ha già nominato Deutsche Bank come advisor per stabilire il valore dell’asset, che la società preseduta da Franco Bernabè ha fissato tra 12 e 15 miliardi di euro (Leggi articolo Key4biz).
Non si sa ancora, inoltre, se la compagnia telefonica nominerà un proprio advisor o si avvarrà delle risorse interne.
Il cda di ieri, intanto, si è concentrato sulle proposte di transazione presentate dai legali dell’ex Amministratore Delegato Riccardo Ruggiero e dell’ex Amministratore Esecutivo Carlo Buora. I legali del primo hanno presentato una proposta di transazione da 1,5 milioni di euro relativa alla vicenda delle false Sim mentre per parte di Carlo Buora – coinvolto nella vicenda dei dossier illegali – la proposta è stata raddoppiata da 500 mila euro a un milione.
“Nel corso della riunione – si legge in una nota del Gruppo – si è preso atto della proposta di transazione generale e omnicomprensiva fatta pervenire dai legali dell’ex Amministratore Delegato Riccardo Ruggiero. La proposta riguarda ogni operato di Ruggiero e ogni profilo di sua possibile responsabilità sia come Direttore Generale sia come Amministratore Delegato, ivi inclusa la rinuncia da parte di Telecom Italia alla costituzione di parte civile nel procedimento penale relativo alle carte prepagate, in cui l’ex Amministratore Delegato è imputato per il reato di ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza”.
Il consiglio sottoporrà queste proposte all’assemblea il 18 ottobre prossimo e proporrà un’azione di responsabilità nei confronti dei due ex amministratori solo in caso di bocciatura o se la proposta otterrà più del 5% di voti contrari.
Un’opzione, questa, contestata dai piccoli azionisti riuniti in Asati, secondo cui “questa linea compromette la possibilità di far emergere subito e in tutta la dimensione i gravi guasti arrecati dagli ex Vertici esecutivi che proprio con la proposta di patteggiamento certificano che fatti illeciti sono stati compiuti durante la gestione della società nel periodo 2001-2007, con costi accertati dovuti a quelle azioni illecite e documentati per oltre 120 milioni di euro”.
Il Consiglio di Amministrazione ha quindi provveduto alla nomina del nuovo dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Piergiorgio Peluso che assumerà la responsabilità della Direzione Administration, Finance and Control. In particolare è previsto che, entro fine mese, Peluso subentri nella carica ad Andrea Mangoni, nominato Direttore Generale per le attività del Gruppo in Sud America.