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Frequenze Tv: l’Agcom avvia primo esame dello schema di regolamento per la gara

Italia



Il nuovo Consiglio dell’Agcom ha oggi avuto un secondo confronto, da quando s’è insediato, sul regolamento per la gara con cui verranno assegnate le sei frequenze televisive per il digitale terrestre, dopo la decisione del governo di annullare il beauty contest. L’Autorità intende agire in tempi rapidi, compatibilmente coi limiti posti da una materia complessa e alquanto delicata. Questo è il primo importante banco di prova per l’Autorità presieduta da Angelo Cardani. Ricordiamo che Mediobanca ha stimato questo pacchetto di risorse frequenziali in 1-1,2 miliardi di euro.

A quanto apprende Key4biz, oggi in Agcom c’è stata solo una discussione su uno schema di provvedimento concernente le procedure di gara previste dalla Legge 44 del 2012. Nessuna decisione concreta ancora, ma solo uno scambio di vendute su quanto c’è da fare.

Dopo gli approfondimenti tecnici del caso, il disciplinare dovrà essere sottoposto a consultazione pubblica – che con ogni probabilità non partirà prima della fine del mese e durerà 30 giorni – con le parti interessate. Il provvedimento tornerà allora all’esame del Consiglio che avrà eventualmente modo di recepire le indicazioni emerse dalla consultazione. In seguito, le regole per l’asta saranno notificate alla Commissione Europea, dal momento che pende ancora la procedura di infrazione avviata contro l’Italia da Bruxelles che aspetta l’assegnazione del dividendo digitale per chiuderla. Solo in seguito la palla passerà al ministero dello Sviluppo economico per dare il via all’asta.

Gli uffici del Ministero dello Sviluppo economico, cui spetta di bandire la gara, sarebbero già in contatto con quelli dell’Agcom, ed è stato sollecitato l’invio del regolamento di gara che, non appena pronto e con l’OK della Ue, arriverà al dicastero di Via Veneto che “avvierà subito la procedura”.

A fine agosto è stato deciso di far slittare a fine ottobre o inizio novembre l’asta, in modo da dare più tempo all’Autorità, insediatasi lo scorso luglio (Leggi Articolo Key4biz).

Sulla gara per le frequenze pesa anche il ricorso di Mediaset al Tar Lazio con cui ha impugnato il decreto di cancellazione del beauty contest (Leggi Articolo Key4biz).

L’incognita principale è legata a questo punto proprio al ricorso Mediaset. Ma non solo. Ci sono anche i tempi stretti. E l’incognita degli altri partecipanti alla gara. La Rai è in attesa, mentre Sky sembra intenzionata a tornare in corsa (Leggi Articolo Key4biz). Più difficile che le compagnie telefoniche entrino in lizza.

Il Consiglio di oggi ha anche avviato un primo confronto sui prezzi, per l’anno 2012, dei servizi di terminazione su rete fissa offerti in modalità TDM (Time Division Multiplexin) dagli operatori alternativi. In pratica la tariffa riconosciuta ad un operatore per la ricezione di una chiamata verso il proprio cliente, ma proveniente da altra compagnia telefonica.

Nessuna decisione poi riguardo all’avvio “della consultazione pubblica relativa all’analisi dei mercati della terminazione sms su singole reti mobili“.

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