Bertelsmann annuncia importanti acquisizioni all’estero, ma nessun riferimento all’Italia. Anche RTL lascia la corsa per TI Media?

di Raffaella Natale |

Nel piano di rilancio, maggiore presenza all’estero e soprattutto internet con eBook, video on-demand e pubblicità online.

Germania


Bertelsmann

La società media tedesca Bertelsmann, che attraverso la controllata RTL sarebbe in lizza per gli asset Tv messi in vendita da TI Media, ha annunciato oggi che farà ‘importanti acquisizioni’ che accelereranno la propria crescita e renderanno il gruppo ancora più internazionale e concentrato sul digitale.

“In programma – si legge nella nota della società – alcune importanti acquisizioni e partnership strategiche”.

Il CEO, Thomas Rabe, ha illustrato al management i piani a medio termine e ammesso che fino a oggi “Bertelsmann s’è sviluppata troppo lentamente“.

Vogliamo accelerare il ritmo, avanzare in maniera più aggressiva nella nostra trasformazione verso il digitale e concentrarci maggiormente sulle regioni a forte crescita”.

 

Nei prossimi 5-10 anni – ha assicurato – diventeremo un gruppo più internazionale e soprattutto leader sul mercato internet” dove Bertelsmann, che possiede oltre a RTL anche i giornali Gruner+Jahr (Prisma Presse), l’editore Random House e la società di servizi Arvato, s’è fatta distanziare dal competitor tedesco Axel Springer, che negli ultimi tempi ha moltiplicato le acquisizioni in questo campo.

 

Quattro sono i punti strategici di questo rilancio. Oltre a rafforzare il proprio core business, il gruppo intende crescere di più nel digitale, in particolare nel segmento degli eBook, il video on-demand e la pubblicità online.

Ma il piano prevede anche lo sviluppo di nuove piattaforme di crescita, come servizi alle aziende di eCommerce o hi-tech e la produzione televisiva attraverso Fremantle Media.

 

Bertelsmann, poco presente all’estero, intende puntare soprattutto su Cina, India, Brasile e Stati Uniti. Nessun riferimento all’Italia, quindi. Un altro player si tira fuori dalla corsa per TI Media, almeno così appare, dopo l’indiscrezione che anche Al-Jazeera (Leggi Articolo Key4biz) sarebbe tentata a lasciare la gara. 

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