Italia
Sky vice un’altra grossa partita. Questa volta si tratta dei diritti di trasmissione in chiaro degli highlights dei gol, che arriveranno sul suo canale Cielo del digitale terrestre ancora prima che sulla Rai, dalle 18.00 alle 18.15.
La Lega di Serie A ha, infatti, annunciato di aver ceduto a Cielo per 3 milioni di euro i diritti del pacchetto 6A, che contiene anche i collegamenti in diretta prima e durante le partite e le interviste nel dopo gara. L’accordo tra Lega e Sky riguarda le stagioni dal 2012 al 2015 ed erano questi gli ultimi diritti tv ancora da assegnare.
Abile mossa che consentirà al gruppo di Rupert Murdoch di avere un posto di rilievo nella programmazione della domenica pomeriggio, quando tutti gli sportivi si piazzano davanti al piccolo schermo per seguire i risultati delle partite e i commenti dei cronisti.
Operazione che scuote l’attuale equilibrio della Rai che dovrà rivedere il proprio palinsesto che si concentrava su alcune trasmissioni storiche come ’90° minuto’ o ‘Quelli che il calcio e…’. Ovvio anche che l’ex conduttrice Simona Ventura, passata a Sky, sia adesso in lizza per condurre un nuovo programma sportivo su Cielo.
Dal punto di vista degli ascolti Cielo è arrivata questa estate a uno share dell’1,3% sul target 15-54, quasi raddoppiando la performance dello stesso periodo del 2011. Una televisione che sta crescendo e che rappresenta per News Corp – casa madre di Sky – una potenziale leva strategica su una piattaforma dominata da Rai e Mediaset.
Il via libera a operare anche sul digitale terrestre, oltre al satellite, era arrivato a Sky nel luglio del 2010 dalla Commissione Ue. Con il vincolo, però, di una sola frequenza e l’impedimento a proporre offerte pay per cinque anni.
Ricordiamo che Sky ha acquistato pure i diritti televisivi in esclusiva per il Mondiale di Formula 1 a partire dal 2013. L’accordo raggiunto con FOM (Formula One Management) consentirà alla pay-Tv di Murdoch di trasmettere in diretta, a partire dal prossimo marzo, tutti i Gran Premi della stagione del Campionato, con la novità che sui canali in chiaro saranno visibili in diretta solo 9 gare – tra cui il Gran Premio d’Italia che si disputerà a Monza – mentre le restanti 11 saranno in differita. Il canale televisivo nazionale in chiaro sarà concordato tra FOM e Sky (Leggi Articolo Key4biz).
E sarà sempre Sky Italia a trasmettere i mondiali di MotoGP nei prossimi anni. Il gruppo avrà l’esclusiva pluriennale, nell’ultimo decennio appartenuta a Mediaset (Leggi Articolo Key4biz).
Con l’intenzione di investire sempre più nella qualità e allargare il proprio pubblico, oltre ad attirare maggiori risorse pubblicitarie, la società ha investito 50 milioni di euro per riprendersi, a partire da marzo 2013, la Formula 1 in esclusiva assoluta (9 gare saranno girate a una tv in chiaro, molto probabilmente la Rai) dopo averla trasmessa nel 2007-2009. E poco meno di 20 milioni di euro, per strappare la MotoGP (oltre a Moto2 e Moto3) a Mediaset a partire dal 2014.
Si apprende intanto che Sky e Fastweb hanno rinnovato la famiglia delle offerte Home Pack, che combina l’offerta televisiva via satellite di Sky con i servizi internet a banda larga di Fastweb ed è frutto di un accordo commerciale fra le due società, lanciato nel febbraio del 2011.
Andrea Zappia, Amministratore Delegato di Sky Italia, ha recentemente dichiarato: “Questi investimenti testimoniano la volontà dell’azienda di confermarsi leader nel settore televisivo italiano”.
Aggiungendo che “E’ la conferma che Sky prosegue nella sua linea per garantire un’offerta senza paragoni, arricchendola costantemente”.
A confermare le parole di Zappia, citiamo lo studio realizzato dall’Istituto di Economia dei Media (IEM) della Fondazione Rosselli, contenuto nel volume “Effetto Sky: l’impatto sulla filiera ed il sistema economico in Italia“, nel quale si rileva che ammonta a quasi 9,2 miliardi di euro il valore complessivo delle risorse investite da Sky tra il 2004 e il 2011: una spesa cumulata che ha prodotto nel periodo effetti diretti e indiretti sull’economia italiana stimati in 19,2 miliardi di euro, pari all’1,3% del PIL relativo al 2009 (a prezzi correnti).
Considerando gli effetti quantitativi sul mercato del lavoro, la spesa cumulata per investimenti da parte di Sky avrebbe prodotto circa 121 mila nuove posizioni lavorative nel complesso dell’economia italiana (0,6% degli addetti dipendenti complessivi relativi all’anno 2009), nel periodo considerato. Focalizzandosi sulle posizioni a tempo pieno occupate direttamente da Sky e sui lavoratori dell’indotto connesso all’azienda, gli investimenti di Sky nel periodo in esame avrebbero sviluppato circa 21mila nuove posizioni.