Svezia
Troppi genitori svedesi hanno visto i loro conti in banca prosciugati dai loro pargoli che hanno fatto acquisti per giocare sul cellulare e hanno chiesto al Governo di intervenire per rafforzare gli strumenti atti a impedire il ripetersi di simili episodi.
L’esecutivo è intervenuto per indicare di aver accolto favorevolmente le indicazioni contenute in un rapporto sullo stato della legislazione che protegge i consumatori dalle incognite della telefonia mobile.
Il rapporto, redatto da un ex giurista della Corte suprema, suggerisce che in questo tipo di controversie – in cui i genitori contestano una bolletta esorbitante dovuta a download effettuati dai figli minorenni – la legge debba prevedere la buona fede dei genitori e propone un rafforzamento dei sistemi di controllo per assicurare che chi conclude un acquisto dal cellulare sia anche intestatario del conto su cui tale acquisto viene addebitato.
Il ministro Birgitta Ohlsson, responsabile per le politiche dei consumi, ha sottolineato che “non è ragionevole che i bambini rischino di rovinare i genitori con qualche click sul telefonino”.
Capita spesso, infatti, che giochi scaricati gratuitamente richiedano di scaricare aggiornamenti o funzionalità extra a pagamento.
Il rapporto, in particolare, fa riferimento al caso di due fratellini di 6 e 7 anni che hanno speso 50 mila corone (più di 6 mila euro) per acquistare le bacche per i Puffi su un gioco scaricato sull’iPad. In questo caso, la vicenda si è chiusa favorevolmente per i genitori, che hanno potuto evitare di pagare la bolletta.