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Tra poche ore il comitato arabo si riunirà a Dubai per decidere la propria posizione in vista della World Conference on International Telecommunications (WCIT-12), dove si discuterà del futuro di Internet con tutti i 200 membri circa dell’International Telecommunications Union (ITU).
La prossima settimana, invece, toccherà al comitato europeo (CEPT) riunirsi a Copenaghen.
In entrambe le occasioni sarà presente Luigi Gambardella, Presidente del Comitato Esecutivo di ETNO, nel corso delle quali presenterà la proposta di ETNO, la “European Telecommunications Network Operators’ Association”.
Il tema è caldissimo; non per altro ci hanno messo gli occhi i principali organi di stampa internazionali, dal Financial Times al Wall Street Journal, passando per l’Economist, il New York Times, la CNN e la BBC.
Abbiamo intervistato Luigi Gambardella, per conoscere i dettagli della proposta dell’associazione europea che riunisce 40 membri e 11 osservatori del Vecchio Continente.
Key4biz. Presidente, innanzitutto perché Dubai?
Gambardella. Perché è un’ottima occasione per affrontare la sfida globale che ci attende, e non dovrebbe andare persa. L’ITU è l’unica organizzazione delle telecomunicazioni veramente globale e gli ITR l’unico trattato che coinvolga tutti i paesi.
Key4biz. Con quali idee le Tlc europee possono giocarsi la partita globale della trasformazione di Internet e della sua fisionomia?
Gambardella. Dobbiamo garantire la future-proofness del modello economico di Internet, consentendo a tutti gli attori della catena del valore di rispondere alle sfide del futuro e a tutti i consumatori di essere in grado di godere dei vantaggi di Internet.
Key4biz. La Rete è in evoluzione. Dal 1988 si sono verificati importanti cambiamenti che non avevamo previsto, almeno non in tutta la loro portata. Qual è l’impatto di tali cambiamenti?
Gambardella. Il traffico dati sta crescendo oggi ad un ritmo senza precedenti. Entro il 2015, il traffico Internet mondiale è destinato a crescere di 4 volte, determinato principalmente da una rapida diffusione dell’uso di siti di social networking e delle applicazioni over the top (OTT). Questo sta naturalmente sottoponendo le reti delle telecomunicazioni a sforzi notevoli.
Key4biz. Eppure gli operatori non possono ‘mollare’ gli investimenti…
Gambardella. Certo. Secondo un recente rapporto di AT Kearney, gli investimenti relativi all’aumento del traffico ammonterebbero fino a 31 miliardi di euro per il periodo 2010-14 in Europa. Grazie ai loro continui investimenti nelle reti tradizionali e nuove, gli operatori delle telecomunicazioni hanno contribuito al successo di Internet e dei mercati delle telecomunicazioni e hanno permesso ad applicazioni over the top innovative di prosperare.
Key4biz. Agli investimenti, tuttavia, non corrispondono altrettanti ricavi…
Gambardella. Nonostante il traffico Internet sia in rapida crescita, gli operatori delle telecomunicazioni in Europa vedono i loro ricavi in declino per il quarto anno di fila. Questo mette chiaramente a rischio la capacità di investimenti a lungo termine del settore e quindi la sua capacità di soddisfare gli impegnativi obiettivi stabiliti dell’Agenda Digitale UE per fornire a tutti i cittadini un accesso ad Internet veloce e ultra-veloce. Crediamo che il settore delle telecomunicazioni si trovi ad affrontare sfide simili in tutto il mondo.
Key4biz. Dunque cosa propone ETNO?
Gambardella. Il nostro obiettivo è quello di contribuire a realizzare un modello più sostenibile per Internet che consenta a tutti i segmenti del settore ICT di crescere, innovare ed investire. Parlo di un equo compenso per il traffico effettuato.
Key4biz. In che modo?
Gambardella. Chiediamo un nuovo ecosistema di interconnessione IP che fornisca l’end-to-end Quality of Service delivery, oltre al best effort delivery, consentendo da un lato la fornitura di servizi di rete a valore aggiunto sia ai clienti finali sia agli attori over the top e ai fornitori di contenuti, e dall’altro un riflesso del valore del traffico effettuato sulle infrastrutture di rete.
Key4biz. Quindi ETNO non chiede un intervento regolamentare o la modifica dell’attuale modello di Internet Governance…
Gambardella. Al contrario, ETNO insiste sul fatto che i nuovi modelli di business dovrebbero essere basati esclusivamente su liberi accordi commerciali tra le parti. Anzi, ETNO vuole evitare nuove misure normative che impediscano ai nuovi modelli di business di emergere o ostacolino la proposta di offerte differenziate, limitando la scelta dei consumatori.
Key4biz. Ritenete che la proposta possa avere un seguito?
Gambardella. Sì, noi siamo fiduciosi. Non possiamo immaginare come credibile e ragionevole che dopo 25 anni nulla cambi negli ITR. La nostra proposta creerà una situazione win-win sia per gli OTT sia per i consumatori. Gli OTT saranno in grado di scegliere tra diverse “offerte di fornitura” concorrenziali proposte dalle Telco. Questo scenario avrà come risultato finale il miglioramento dell’erogazione dei servizi su Internet, incoraggiando quindi l’innovazione. I consumatori potranno beneficiare di una scelta più ampia in quanto saranno in grado di optare per pacchetti su misura che soddisfino le loro esigenze, al di là del best-effort Internet.
Key4biz. Gli interessi in ballo sono molteplici. E così pure le posizioni da discutere. Vi attende un lavoro intenso.
Gambardella. A differenza di altri, noi siamo in ogni caso pronti a discuterne. ETNO ha tutta la volontà di dialogare su questo e di migliorare ulteriormente la sua proposta.