Stati Uniti
Nel tentativo di espandere la sua presa sul mercato della musica online, Apple starebbe cercando di ottenere le licenze per lanciare una web radio gratuita, finanziata dalla pubblicità, sul modello di Pandora.
Lo rivela il Wall Street Journal sul suo sito web, citando fonti vicine al dossier.
Il servizio – che permette di creare delle radio ‘virtuali’ in base ai propri gusti musicali – sarebbe compatibile con tutti i dispositivi della mela (iPhone, iPad e Mac), sui Pc Windows ma non su smartphone e tablet Android, dicono sempre le fonti del WSJ.
Le trattative con le case discografiche sarebbero iniziate da poco tempo e anche se Apple ottenesse le licenze potrebbero volerci ancora parecchi mesi prima del debutto del servizio.
Il gruppo di Cupertino ha lanciato il suo servizio di download di brani nel 2003 e da allora domina incontrastato il settore, ma servizi come Pandora e Spotify continuano a guadagnare terreno. Attualmente il servizio iTunes registra oltre 400 milioni di account.
Il servizio sarebbe gratuito, nonostante gli enormi costi delle royalties associate. Costi che hanno finora impedito a Pandora – che conta 54 milioni di utenti attivi contro i 16 milioni di Spotify – di riportare profitti: nel trimestre chiuso a luglio, la società ha registrato perdite per 5,4 milioni di dollari su un fatturato di 103 milioni.
Neanche Spotify se la passa troppo bene, a conferma della difficoltà a guadagnare dalla musica ad-supported online: meno del 15% del fatturato deriva dalla pubblicità, il resto è generato dagli utenti che pagano per un servizio senza pubblicità. Ma lo stesso, i conti sono in rosso.
Dal suo cilindro, se le trattative andassero in porto, Apple potrebbe però tirar fuori un servizio più interattivo di quello di Pandora, visto che starebbe cercando una licenza in grado di aggirare alcune restrizioni generalmente applicate alle radio online, tra cui il divieto di riprodurre un brano troppo spesso. Una differenza che secondo il quotidiano newyorkese metterebbe l’eventuale creatura di Apple in concorrenza con la radio tradizionale.