Brevetti: tra Apple e Samsung si apre anche il fronte LTE ma dietro le quinte prove di dialogo tra Larry Page e Tim Cook

di Alessandra Talarico |

In un’altra delle tante cause in corso tra le due società, un tribunale giapponese ha dato ragione a Samsung: Apple stavolta è stata riconosciuta colpevole di aver violato un brevetto della rivale.

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Apple Vs Google

La battaglia tra Apple e Samsung si arricchisce ogni giorno di nuovi capitoli che servono anche a comprendere quanto importante sia la posta in gioco di questa contrapposizione, ossia la supremazia sul mercato smartphone, una miniera d’oro del valore di 219 miliardi di dollari nel 2011.

Se negli Usa, la corte di San Jose ha dato ragione a Apple e imposto a Samsung un risarcimento da 1,05 miliardi di dollari, una Corte giapponese ha invece sentenziato in favore del gruppo coreano ritenendo che i suoi smartphone e tablet non violano un brevetto Apple legato alla sincronizzazione di musica e dati con i server.

Il giudice Tamotsu Shoji del distretto di Tokio ha ordinato alla società californiana – che aveva invece provato a ottenere un risarcimento danni da 1,3 milioni di dollari – di pagare le spese legali.

 

In Asia, escludendo Cina e Corea del Sud, il gruppo coreano ha generato nel secondo trimestre il 12% dei suoi profitti e, sulla scia della sentenza, le sue azioni hanno guadagnato l’1,6%. Solo in Giappone, invece, Apple genera il 5,7% dei suoi profitti.

 

Un’altra sentenza della scorsa settimana, proprio di una corte coreana, era finita in ‘pareggio’: un tribunale di Seul ha infatti imposto un’interdizione alla vendita nel paese dei prodotti di entrambe le società – iPhone 3GS, iPhone 4, iPad 1 e iPad 2 per Apple e 12 dispositivi Samsung inclusi Galaxy S, Galaxy S II e Galaxy Tab – riconosciute colpevoli di aver violato una i brevetti dell’altra.

 

Nel frattempo, secondo indiscrezioni Reuters, sarebbe entrato in scena anche Google, da molti indicato come il vero bersaglio di Apple: il Ceo Larry Page avrebbe avuto contatti telefonici con Tim Cook incentrati proprio sulle questioni di proprietà intellettuale al centro del contendere mentre altri dirigenti avrebbero tenuto incontri con intenti ‘pacificatori’. Ufficialmente, Google ha fatto sapere che le violazioni contestate nella sentenza californiana non riguardano Android, ma evidentemente dietro le quinte la preoccupazione comincia a montare.

 

I contatti tra i due Ceo dovrebbero proseguire nelle prossime settimane, secondo i bene informati, e potrebbero concludersi – nelle ipotesi più ottimistiche – con un ampio accordo per porre fine alle diverse dispute in corso in tutto il mondo: sono infatti 50 in tutto le cause in corso in 10 paesi.

 

Nel mirino di Apple, oltre a Samsung, diversi altri vendor che hanno integrato nei loro prodotti il sistema operativo Android, da HTC a Motorola.

 

Una battaglia fatta di accuse e controaccuse, alla quale potrebbe aggiungersi anche un nuovo fronte: quello dell’LTE: secondo il Korea Times, infatti, Samsung sarebbe pronto a fare causa ad Apple appena la rivale lanciasse un dispositivo dotato di tecnologia di quarta generazione.

Samsung, che controlla il 35% del mercato mondiale smartphone (contro il 18% di Apple), detiene infatti il 12,2% dei brevetti LTE (Nokia nel detiene il 19%, seguita da Qualcomm col 12,5% e Ericsson nel possiede l’11,6%).

 

Per proteggersi a sua volta dalle rivendicazioni di Apple, inoltre, Samsung starebbe tessendo stretti rapporti sia con gli operatori mobili, per la modifica delle tecnologie nel mirino di Apple, che con Microsoft: non a caso, all’IFA di Berlino ha presentato quello che sarà il primo smartphone al mondo a montare Windows Phone 8, il nuovo sistema operativo mobile di Redmond (leggi articolo).

Sul fronte legale, il gruppo coreano si sta preparando a contrastare in toto la sentenza della corte statunitense che ha confermato la violazione di sei brevetti Apple.

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