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Telefonia low-cost: Free conquista 3,5 mln di clienti. Gli operatori storici francesi corrono ai ripari

Francia


Free mobile, l’operatore low-cost arrivato a gennaio a scompigliare il mercato mobile francese, ha conquistato in sei mesi 3,5 milioni di clienti, pari a una quota del 5% del mercato e punta, nel breve periodo, a una fetta del 15% del mercato.

Lo ha reso noto la casa madre Iliad, che a sua volta ha registrato una forte crescita anche nell’attività di rete fissa, che ha permesso al gruppo di superare le attese del mercato.

Nei primi sei mesi del 2012, il fatturato è cresciuto del 39% a 1,44 miliardi di euro, contro un consensus di 1,36 miliardi. L’Ebitda è rimasto stabile a 417 milioni di euro. L’utile netto è sceso del 45% a 80 milioni proprio per effetto degli investimenti legati al lancio di Free Mobile, che a sua volta ha generato un fatturato di 320 milioni di euro per una perdita operativa di 44 milioni, circa due volte inferiore alle attese.

 

L’operatore, guidato dal miliardario Xavier Niel, per 19,90 euro al mese offre ai suoi clienti chiamate illimitate verso numeri di rete fissa – non solo per la Francia, ma anche verso altri 40 Paesi che comprendono Europa, Stati Uniti e Canada – e verso i numeri mobili, SMS/MMS sono gratuiti. Inclusa nel prezzo, navigazione internet limitata a 3 GB al mese (superata tale soglia, la navigazione resta gratuita ma viene limitata la velocità).

 

Gli altri operatori, dopo aver vivacemente protestato, tentato di bloccare l’arrivo di Free e prospettato al governo un crollo dell’occupazione e degli investimenti nel settore proprio per effetto dell’arrivo di Free, stano ora correndo ai ripari. In occasione della presentazione dei risultati trimestrali, l’ad di SFR Stéphane Roussel ha anticipato il prossimo lancio di un’offerta mobile ‘rivoluzionaria’ e così hanno fatto anche gli altri, dopo aver capito che era l’unica cosa da fare.

 

Dall’arrivo di Free, SFR ha perso 673 mila clienti, Bouygues Telecom ne ha persi 450 mila e Orange 700 mila.

L’emorragia si è bloccata al secondo trimestre, ma per non correre ulteriori pericoli le cellco d’oltralpe hanno dovuto abbassare parecchio le loro tariffe, con la conseguenza di veder ulteriormente erodere i loro margini. E così, l’uitle netto di Bouygues Telecom è crollato del 57% al primo semestre, a 92 milioni di euro su un fatturato sceso del 7% a 2,7 miliardi di euro.

Stesso discorso per SFR, i cui ricavi sono scesi dell’8,8% a 3,8 miliardi mentre l’utile operativo ha perso il 10,3% a 1,1 miliardi.

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