Luce Cinecittà, quando la tecnologia si sposa con il cinema: 1 milione di click su YouTube e un’app gratuita per iPad

di Raffaella Natale |

Il progetto segna un ulteriore passo verso la diffusione più ampia e gratuita di un’eredità culturale inestimabile.

Italia


Anna Magnani

Sono quasi 1 milione i click ottenuti dal canale Istituto Luce Cinecittà di YouTube, che dallo scorso 5 luglio ha reso accessibili, liberamente e in alta qualità, oltre 30.000 filmati del grande Archivio Storico Luce.

L’apertura di un enorme patrimonio di memorie, immagini e informazioni sulla Storia del ‘900.

 

Istituto Luce Cinecittà presenta, inoltre, la sua prima applicazione per iPad, gratuita e dedicata a una selezione dei contenuti più spettacolari dell’Archivio Storico Luce.

L’App “Cinecittà” sarà divisa per sezioni: Film Festival, Storia, Società, Moda, Arte, Scienza, Sport, Spettacolo e Prodotti Luce.

Il progetto – prodotto da Ragù Communication per l’Istituto Luce Cinecittà – segna un ulteriore connubio di innovazione tecnologica, memoria storica e cinema, per la diffusione più ampia e gratuita di un’eredità culturale inestimabile.

 

Sul canale YouTube, invece, quarant’anni di video che raccontano la storia dell’Italia, ma anche l’evoluzione della società attraverso la tecnologia, l’arte, il cinema, la politica e il costume (Leggi Articolo Key4biz).

I contenuti sono l’avanguardia, perché l’Archivio, nato nel 1924 e spintosi fino agli anni ’80-’90, conta su oltre 100 mila filmati, 3 milioni di foto, con due fondi a farla da padrone: i Giornali Luce (’27-’45) e la Settimana Incom (’46-’64).

 

Il Fondo Luce è stato nominato tra l’altro dalla Commissione Italiana Unesco come il candidato ufficiale italiano per l’inserimento nel Registro Unesco ‘Memoria del Mondo’ (Unesco Memory of the World), il programma dell’Unesco volto a individuare e tutelare il patrimonio Memoria del Mondo.

 

In occasione della presentazione del canale su YouTube, il presidente di Istituto Luce Cinecittà, Rodrigo Cipriani, ha parlato di “successo dell’incontro tra piattaforma e contenuto, con oltre 500 mila accessi al nostro canale YouTube in meno di una settimana”. “Poter generare dei ricavi attraverso la pubblicità e senza nessun costo per noi, credo che questo sia un bell’esempio di cultura sostenibile e accessibile a tutti. Le persone, soprattutto i giovani, cercano contenuti su Internet – ha concluso il presidente Cipriani – Bisogna trovare le formule giuste per adempiere alla nostra missione istituzionale: promuovere la storia e il cinema italiano. L’istituzione deve essere un aggregatore di energie e un facilitatore all’innovazione”.

 

Carlo d’Asaro Biondo, presidente Seemea di Google, ha sottolineato come “YouTube non è una piattaforma per contenuti anglo-americani, ma specchio della realtà, per cui Internet deve incontrare il locale, ovvero i valori dell’Italia e il sogno italiano, nel rispetto del diritto d’autore”.

 

Federica Tremolada, responsabile partnership di YouTube in Italia, ha precisato che gli utenti di YouTube navigheranno in modo semplice all’interno di una mole così vasta di documenti storici, grazie ad apposite playlist tematiche. Inoltre la tutela del copyright è garantita dal Content ID. Grazie a questa tecnologia gratuita di identificazione audio e video del contenuto di YouTube, ciascun titolare può rivendicare la proprietà dei propri contenuti e di conseguenza decidere come gestirli.

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