Europa
Eutelsat Communications ha annunciato ieri di puntare a una crescita media dal 5% al 6%% del proprio fatturato per i prossimi tre anni, dopo aver registrato un aumento del 4,6% delle vendite a 1,22 miliardi di euro, per l’esercizio fiscale 2011-2012 chiuso il 30 giugno.
I ricavi derivanti da Video Applications sono aumentati del 5,8% a 832,2 milioni, a fronte di un calo dell’1,6% dei ricavi da Data Services a 185,1 milioni. I servizi multiuso, che comprendono la cessione di capacità ad enti governativi e amministrazioni, sono cresciuti del 16,7% a 146,5 milioni.
L’azienda ha anche dichiarato in una nota che prevede un’Ebitda del 77% per i prossimi tre anni. Per il periodo in questione, Eutelsat intende investire 500 milioni di euro l’anno.
L’operatore satellitare è oggi il primo operatore di telecomunicazioni satellitari in Europa (televisione, cinema, dati, Internet), grazie a una flotta di 29 satelliti operativi e due in costruzione. Tra i suoi competitor la lussemburghese SES e l’americana Intelsat.
A maggio la società ha abbassato le previsioni sul fatturato per l’esercizio 2011-2012, con un’Ebitda di circa 955 milioni di euro e un margine del 78%. Il gruppo ha anche fatto sapere che fino al 2014 prevede una crescita media annua delle sue vendite superiore al 7%, anche grazie all’avvio, nell’ultimo anno, di 400 nuovi canali televisivi su scala internazionale e alla crescita della HDTV (High Definizione Television).
I principali azioni di Eutelsat sono i Fondi strategici di investimento (FSI) con il 25,6% del capitale, la spagnola Abertis (8,35%) e China Investment Corporation (7%).
Il fondo sovrano cinese è entrato a fine giugno nel capitale di Abertis, rilevando una partecipazione del 7% dell’operatore iberico per 385 milioni di euro. Possibile che decida di vendere anche la restante quota, per la quale potrebbe essere interessata qualche società italiana.