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Mentre si apre in California il processo che la vede contrapposta a Samsung (Leggi articolo Key4biz), Apple finisce sul banco degli imputati con l’accusa di aver violato un brevetto della Cheng Kung University.
L’università taiwanese ha presentato denuncia contro la società californiana in merito al sistema di riconoscimento vocale Siri, che permette di utilizzare molte delle funzioni – ricerca nel web, appuntamenti, annotazioni in agenda – senza toccare il telefono.
L’Università, che ha chiesto anche un cospicuo ma non meglio definito risarcimento danni, sostiene che Apple stia volando due suoi brevetti relativi alla tecnologia voice-to-text, depositati negli Usa nel 2007 e nel 2010.
La denuncia è stata depositata venerdì presso un tribunale texano. La scelta è caduta su questa corte, ha spiegato uno dei legali dell’Università, perchè oltre a essere più veloce nel trattamento dei casi, generalmente è più propensa a riconoscere le ragioni dei detentori dei brevetti e concede risarcimenti più alti.
L’ammontare del risarcimento chiesto non è stato reso noto, ma ogni calcolo si baserà sulle vendite di dispositivi Apple – iPhone e iPad – negli Usa.
L’Università sta anche valutando se presentare la stessa denuncia nei confronti di Google e Microsoft.
Nel frattempo, in Cina, due piccole aziende locali – Jiangsu Xuebao e Zhi Zhen Internet Technology – hanno denunciato Apple: la prima per violazione del marchio commerciale relativamente all’uso del nome Snow Leopard; la seconda sempre per le funzioni di riconoscimento vocale di Siri.
La società di Cupertino, intanto, ha reso noto che la nuova versione del sistema operativo Mountain Lion è stata scaricata 3 milioni di volte in 4 giorni, un vero e proprio record.
Sarebbe, infine, stata decisa la data di lancio del nuovo iPhone: il prossimo 21 settembre, nove giorni dopo l’evento nel quale dovrebbero essere presentati anche il mini iPad mini e il nuovo iPod nano.