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Apple Vs Samsung: al via in California il processo per violazione di brevetto. Ma il vero scontro è Apple Vs Google

Stati Uniti


Lo scontro tra Apple e Samsung – o forse sarebbe meglio dire tra Apple e Google – approda oggi in Tribunale, in quello che è stato definito uno dei maggiori e più clamorosi processi per violazione di brevetto in ambito hi-tech.

 

Apple e Samsung si accusano a vicenda di infranto le rispettive proprietà intellettuali, ma la battaglia in realtà è tra Apple e Google, ideatore del sistema operativo mobile Android usato da Samsung ma anche da altri produttori di smartphone.

 

Il processo, che debutterà oggi nella corte federale di San Jose in California, sancirà se è vero che i dispositivi Samsung hanno copiato illegalmente le caratteristiche principali del software di Apple.

Se così fosse stabilito, sarebbe un problema non da poco per la società coreana, alla quale Apple ha chiesto un risarcimento di 2,5 miliardi di dollari.

 

Una sentenza favorevole a Samsung, di contro, rafforzerebbe notevolmente Android, attualmente il sistema operativo mobile più diffuso al mondo. La società coreana ha chiesto un risarcimento pari al 2,4% del prezzo di vendita dei prodotti concorrenti, quindi di circa 15 dollari per unità.

 

La battaglia di Apple contro Android è iniziata più di due anni fa, a marzo 2010, quando la società californiana ha sporto denuncia contro la taiwanese HTC. Ad aprile 2011, quindi, la denuncia contro Samsung, accusato di aver violato 7 brevetti, oltre che di altri illeciti commerciali.

Lo stesso Steve Jobs, come testimoniato nella sua biografia autorizzata, aveva definito Android un ‘prodotto rubato’.

Samsung, dal canto suo, accusa Apple di aver violato 5 suoi brevetti e afferma che Apple avrebbe rifiutato un accordo per acquistare le licenze su base ragionevole e non discriminatoria.

 

Le due aziende controllano insieme più della metà del mercato smartphone mondiale – Samsung con una quota del 36% e Apple del 17% – e sono, tra l’altro, partner commerciali, visto che è il gruppo coreano a fornire la maggior parte dei componenti dei dispositivi Apple.

Il giudice ha anche costretto i dirigenti a incontrarsi per cercare di trovare un accordo su un’eventuale condivisione delle licenze, ma senza alcun esito.

Apple continua a ribadire che “Samsung deve rispettare le regole e inventare i suoi prodotti. Le sue copie flagranti e le sue massicci violazioni deevono terminare”.

 

Samsung ribatte che “la richiesta di risarcimento danni di Apple è esorbitante e altro non è che un’estensione del suo tentativo di monopolizzare il mercato”.

 

Una lotta senza esclusione di colpi, insomma, che dimostra come le aule dei tribunali siano diventate forse più importanti dei laboratori di ricerca e sviluppo per le società hi-tech.

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