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La crescente diffusione di smartphone e tablet farà si che il volume globale del traffico dati sulle reti cellulari superi i 107 exabytes nel 2017, pari a 8 volte i livelli previsti per il 2012. Lo rivela uno studio di ABI Research, secondo cui, tuttavia, nonostante possa sembrare enorme, questa crescita non dovrà essere considerata uno ‘tsunami’ per il traffico mobile.
Secondo l’analista Aapo Markkanen, infatti, “Il 2015 sarà l’ultimo anno in cui il volume del traffico crescerà del 50%. E accadrà nonostante il fatto che il consumo medio mensile per utente mobile aumenterà a livello mondiale a quasi 1,5 gigabytes alla fine del 2017″.
La maggior parte del consumo complessivo di dati dipenderà dalla quantità di contenuti video veicolati dalle reti cellulari e le modifiche implementate dai fornitori di contenuti avranno quindi un forte impatto sul previsto decremento dei volumi.
Finora, ha sottolineato l’analista Jake Saunders, “il consumo dati accidentale è stata una delle fonti principali del traffico sulle reti mobili”, ma le cose potrebbero cambiare nel breve periodo, con l’implementazione di funzioni che faciliteranno il controllo del consumo e l’offload sulle reti Wi-Fi.
Gli analisti ABI spiegano, ad esempio, che Netflix ha recentemente aggiunto alla sua app per gli iPhone una funzione che limita la visualizzazione dei contenuti alla sola rete wi-fi, così da permettere agli utenti di evitare una spesa eccessiva per la connessione dati. Altre attività che richiedono ‘high-data’, come il download di applicazioni e gli aggiornamenti saranno quindi dirottate sulle reti fisse.
Accorgimenti come questi e una maggiore attenzione , aggiunge Saunders, contribuiranno ad “alleggerire il traffico in eccesso sulle reti mobili”.
Secondo un recente studio Cisco, nel corso dei prossimi cinque anni il traffico dati mobile globale crescerà di 18 volte, raggiungendo i 10,8 exabyte al mese pari a 130 exabyte all’anno, superando di tre volte il traffico dati fisso globale.
Nel 2016, prevede sempre Cisco, ci saranno oltre 8 miliardi di dispositivi portatili mobile e circa 2 miliardi di connessioni machine-to-machine – superando la stima della popolazione mondiale pari a 7,3 miliardi.