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Dopo le grandi difficoltà dei primi mesi dell’anno, Netflix presenta un secondo trimestre leggermente positivo, anche se ha annunciato che tornerà nuovamente in rosso per dicembre, a causa del piano strategico di forte espansione all’estero che il gruppo sta ormai portando avanti (Leggi Articolo Key4biz).
Per il periodo aprile-giugno, la società di Los Gatos (California) registra un utile di 6 milioni di dollari, appena un decimo di quello dell’anno prima. Ma, nel frattempo, Netflix ha dovuto fronteggiare le ire dei suoi utenti americani dopo l’annuncio della separazione del servizio tradizionale di noleggio Dvd da quello di video streaming, che ha determinato un rincaro delle tariffe.
La compagnia ha, inoltre, investito in America latina, Regno Unito e Irlanda, determinando costi supplementari.
L’utile per azione del secondo trimestre si attesta a 11 centesimi, molto al di là delle stime degli analisti che prevedevano 5 centesimi. Il fatturato è di 889 milioni di dollari (+12%), in linea con le attese.
“Il terzo trimestre è partito bene e prevediamo di restare in utile” durante il periodo luglio-settembre, hanno commentato il fondatore e CEO Reed Hastings e il direttore finanziario David Wells in una lettera agli azionisti.
Si prevede, tuttavia, una perdita dell’utile per azione tra 10 e 14 centesimi, mentre gli analisti restano più ottimisti, prevedendo 11 centesimi, e per il quarto trimestre una crescita in luogo della perdita ‘temporanea’ annunciata dal gruppo.
Il mercato non ha ben accolto la trimestrale. Nel giorno di presentazione il titolo ha perso ieri il 14% a 69,16 dollari negli scambi after hours.