Europa
La crisi nei Paesi del sud Europa, Spagna e Italia in testa, ma anche il rallentamento del marcato britannico, hanno pesato sulla trimestrale di Vodafone.
La società ha registrato ricavi in calo del 7,7% a 10,7 miliardi di sterline, mentre i ricavi da servizi sono scesi dell’8,1% a 9,98 miliardi. La crescita organica si è attestata all’1% e quella dei ricavi da servizi è stata dello 0,6% (escludendo il taglio delle tariffe di terminazione mobile sarebbe stata al 2,3%).
Particolarmente difficile la situazione in Europa, dove il calo è stato dell’1,6% su base organica e dell’8,7% su base non organica a 6,9 miliardi di sterline, con perdite significative in Italia (-7,7%) e Spagna (-10%) e un live declino (-0,8%) anche nel Regno Unito. Tengono invece la Germania, dove i ricavi crescono del 4,2% e i mercati emergenti, con un +5,7% in Sudafrica, +16,2% in India e +18,7% in Turchia.
Verizon Wireless ha segnato una crescita dell’8,2% trainato dai dati.
Complessivamente, i ricavi dati sono cresciuti del 17%, grazie all’aumento della diffusione degli smartphone in Europa, arrivata al 28,7%.
Il free cash flow si è attestato a 0,9 miliardi di sterline dopo investimenti per 1,1 miliardi mentre il debito netto è stato riportato a 22,7 miliardi di sterline.
La società ha confermato le previsioni per l’ano in corso.
“Malgrado le condizioni difficili soprattutto nei paesi dell’Europa meridionale, continuiamo a crescere nei domini importanti quali i dati, il segmento enterprise e i mercati emergenti, mantenendo al contempo uno stretto controllo dei costi”, ha affermato il Ceo Vittorio Colao.