Yahoo!: fatturato ‘piatto’ al secondo trimestre mentre cresce l’entusiasmo per il nuovo Ceo. Sarà quello giusto?

di Alessandra Talarico |

Se Marissa Mayer riuscirà a risollevare le sorti della società, dice qualcuno, sarà il nuovo Steve Jobs, se fallirà, sottolineano i maligni, potrà sempre dire che situazione era irreversibile e saltare su un’altra poltrona.

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Fatturato sostanzialmente piatto e utili in calo per Yahoo!

Nel secondo trimestre, la società di Sunnyvale ha registrato un giro d’affari di poco più di 1 miliardo di dollari (+0,4%) e profitti netti di 226 milioni di dollari, contro i 237 milioni di un anno fa. L’utile operativo si è attestato a 55 milioni di euro (contro i 191 milioni di un anno fa) e il margine operativo al 5%.

Escludendo gli oneri straordinari, l’utile si attestato a 27 cent per azione, contro un consensus di 22 cent.

 

Alla presentazione dei risultati, ha spiccato l’assenza sia dell’ex Ceo ad interim Ross Levinsohn che del nuovo Ceo Marissa Mayer, la cui nomina è stata ufficializzata lunedì (Leggi articolo Key4biz).

È stato il direttore finanziario Tim Morse a fare gli onori di casa, sottolineando che “tutti a Yahoo! sono entusiasti e impazienti di iniziare a lavorare con Marissa”.

 

Il lavoro del nuovo Ceo, ex vicepresidente di Google, è tutto in salita, ma questo già si sapeva: c’è da recuperare terreno soprattutto sul versante della pubblicità, dove i ricavi legati ai banner sono cresciuti di appena l’1% a 473 milioni di dollari (esclusi i costi di acquisizione) mentre il fatturato del motore di ricerca è cresciuto del 4% a 385 milioni di dollari. I risultati dell’alleanza con Microsoft nel settore sono ancora “al di sotto delle aspettative”, ha sottolineato Morse.

 

Il cash flow è sceso del 17% su base trimestrale, a 275 milioni di dollari, ma risulta in crescita del 7% a 572 milioni sul primo semestre. L’azienda ha riacquistato 30 milioni di titoli per 456 milioni di dollari lo scorso anno.

Un’altra iniezione di liquidità arriverà dalla chiusura della vendita del 20% di Alibaba per 7,1 miliardi. La transazione dovrebbe essere finalizzata anche prima dei sei mesi previsti, secondo Morse.

 

Sotto la gestione di Ross Levinsohn, Yahoo! ha raggiunto altri importanti risultati: la chiusura del contenzioso sui brevetti con Facebook  col quale è stato anche rinnovato l’accordo sulla pubblicità (leggi articolo Key4biz) – il lancio del browser mobile Axis  e del progetto Genome destinato agli inserzionisti.

Sul fronte dei contenuti, Levinsohn – che molti ritenevano sarebbe stato confermato nel ruolo di Ceo, vista la sua forte vicinanza al mondo dei media -ha stretto accordi con ABC per i video, con CNBC per i contenuti finanziari, con Eurosport per la diffusione di contenuti sportivi esclusivi e con Spotify e Clearchannel per la musica e l’entertainment.

“Speriamo molto in due prossimi avvenimenti, i giochi olimpici e le elezioni americane”, ha sottolineato il direttore finanziario.

 

Per il resto, bisogna attendere le azioni di Marissa Mayer nei mesi che verranno: se riuscirà a risollevare le sorti di quello che era un tempo uno dei maggiori colossi del web, dice qualcuno, sarà il nuovo Steve Jobs, se fallirà, sottolineano i maligni, potrà sempre dire che situazione era irreversibile e saltare su un’altra poltrona.

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