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Sarà Marissa Mayer, 37 anni, ex vicepresidente Google, ad assumere la carica di Ceo di Yahoo! La decisione è stata presa all’unanimità dal consiglio di amministrazione del gruppo di Sunnyvale. Per il presidente del board, Fred Amoroso, “l’esperienza senza precedenti di Marissa nella tecnologia, il design e la messa in opera dei prodotti fanno di lei la persona più adatta per Yahoo!”.
Mayer, approdata a Google nel 1999, ha ricoperto la carica di vicepresidente del gruppo, responsabile dei servizi di cartografia e geolocalizzazione e per lungo tempo anche del motore di ricerca. Una dirigente di primo piano dunque – un ‘genio della matematica multi-talentuoso’ l’hanno definita – prima donna ingegnere a fare il suo ingresso a Mountain View e da tre mesi anche nel consiglio di amministrazione di Wal-Mart.
Ma quello che ha suscitato molto clamore, soprattutto in Italia, non è tanto che Yahoo! abbia puntato su una donna e per giunta così giovane, ma il fatto che la Mayer sia al sesto mese di gravidanza e che il board della società non abbia fatto una piega su questa circostanza. Su Twitter, dove la Mayer ha annunciato la notizia subito dopo quella della sua nomina, i commenti sono unanimi: nel nostro Paese non sarebbe mai potuto accadere, soprattutto se si pensa ben nota vicenda legata ad una clausola contenuta nei contratti di consulenza della Rai per i collaboratori esterni precari che prevedeva la risoluzione del rapporto di lavoro in caso di gravidanza. Come sempre, dagli Usa arriva una bella lezione alle usanze italiche, anche se è da dire che un’altra donna, Carol Bartz, non ha ricevuto un trattamento di favore da Yahoo!: dopo due anni alla guida del gruppo è stata licenziata con una telefonata, rea di non aver saputo risollevare le sorti di un gruppo i cui tutoli, al suo arrivo, valevano 12 dollari, contro i 125 dollari del gennaio 2000.
Risvolti di ‘genere’ a parte, dopo i tre mesi di interim di Ross Levinsohn, da domani Yahoo! intraprenderà una nuova via, che – si spera – riporterà il portale agli antichi fasti, seppure in un contesto totalmente nuovo, in cui c’è da battere Facebook, oltre che Google.
“E’ un onore entrare a far parte di Yahoo!, una delle destinazioni preferite per oltre 700 milioni di internauti”, ha affermato la Mayer, quinto Ceo della società in 5 anni . Secondo alcune fonti, l’abbandono di Google sarebbe maturato anche in seguito al sorgere di alcuni contrasti con i dirigenti della società. Ed è la seconda donna che Google si lascia scappare alla concorrenza, dopo Sheryl Sandberg, passata a Facebook dove ricopre il ruolo di Coo, prima donna a entrare nel board del social network.
Marissa Mayer è uno dei giovani manager più in vista della Silicon Valley, abituata a presenziare sulle pagine delle riviste patinate – nota anche per la sua passione per la moda – così come ai piani alti di quello che è diventato la prima potenza mondiale della web economy.
Marissa, ha affermato il cofondatore di Yahoo! David Filo, “E’ un dirigente noto e visionario, all’avanguardia sia nell’interfaccia utente che nel design del prodotto, una delle strateghe più appassionate nello sviluppo delle nuove tecnologie”.
Alla Mayer il non facile compito di risollevare le sorti di uno dei pionieri del web, che in 5 anni ha perso il 41% del suo valore a causa di una serie di scelte strategiche a dir poco infelici. In un’intervista rilasciata subito dopo la nomina, Mayer ha sottolineato che le sue prime azioni saranno volte a rafforzare la presenza del portale sui device mobili e a incrementare le visite sul sito. A marzo, infatti, i visitatori si sono fermati sulle pagine Yahoo! in media per 15 minuti, contro le sei ore di Facebook (dati ComScore).
“Si tratta di un mercato molto competitivo e duro. Non credo che il successo sia assolutamente garantito. La mia attenzione è sempre rivolta agli utenti, alla tecnologia e al talento”, ha affermato la manager, che sempre su Twitter ha scritto di essere ‘raggiante’ per questa nuova sfida.
La scelta di Marissa Meyer ha già ricevuto il plauso di diversi ‘addetti ai lavori’: per il Venture capitalist Marc Andreessen, si tratta di una decisione ‘intelligente’, che indica che Yahoo! vuole incentrare la propria strategia sul prodotto più che sulle vendite e sui media.
“Sono molto felice per Marissa ed entusiasta per tutta la Valley”, ha affermato Andreessen.
Secondo l’analista Benjamin Schachter di Macquarie Securities, la Mayer rappresenta “quello di cui Yahoo ha più bisogno in questo momento: “Quello che ha fatto a Google è stato concentrarsi prima di tutto sulla user experience, ed è quello di cui ha bisogno anche Yahoo!”.
Meyer assumerà formalmente il suo incarico domani, quando la società presenterà anche i risultati finanziari e chiuderà così un anno particolarmente turbolento. A maggio, Scott Thompson – arrivato alla guida di Yahoo! a gennaio, dopo diversi anni ai vertici di PayPal, per sostituire Carol Bartz – è stato costretto alle dimissioni dopo che gli azionisti dell’agguerrito fondo Third Point avevano denunciato che il Ceo aveva ‘falsificato’ il suo curriculum.