Spending review, le Tv locali incontrano le forze politiche: il taglio di 30 mln di euro penalizza il settore

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Aeranti-Corallo evidenzia l’importanza del ripristino di tali contributi nella misura originaria, in relazione alle grandi difficoltà che sta attraversando il settore radiotelevisivo locale.

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Spending review

Le Tv locali prendono posizione contro il recente decreto legge sullo spending review, attualmente all’esame dal Parlamento per la relativa conversione in legge, che ha ridotto, a partire dal 2013, di 30 milioni di euro lo stanziamento annuale destinato alle misure di sostegno per le piccole emittenti. Conseguentemente l’importo complessivo dei contributi previsti per i prossimi anni dovrebbe essere di euro 88.043.058 (anno 2013) e di euro 73.043.058 (anno 2014). Tali importi sono per l’85% di competenza delle tv locali e per il 15% della radiofonia.

 

Aeranti-Corallo ha già avviato una serie di incontri con le forze politiche per evidenziare l’importanza del ripristino di tali contributi nella misura originaria, in relazione alle grandi difficoltà che sta attraversando il settore radiotelevisivo locale.

La preoccupazione è anche quella di evitare che in sede di conversione in legge possano essere introdotte ulteriori inaccettabili riduzioni dei contributi. Aeranti-Corallo sta, frattanto, sollecitando, ogni giorno, sia il Ministero dello Sviluppo Economico, sia i Corecom interessati (ognuno per quanto di competenza) affinché si pervenga al più presto alla emanazione di tutte le graduatorie regionali per le misure di sostegno alle tv locali per l’anno 2011 (deve essere ancora approvata la graduatoria della Sicilia, mentre dovrebbe essere imminente la pubblicazione della graduatoria dell’Emilia Romagna; infine le graduatorie della Campania e del Piemonte sono ancora provvisorie) nonché alla emanazione degli elenchi e delle graduatorie per le misure di sostegno alle radio locali per l’anno 2010 (il relativo provvedimento dovrebbe essere attualmente all’esame della Corte dei Conti) e per l’anno 2011.

 

Al dicastero di Corrado Passera, peraltro, stanno avviando una verifica sulle graduatorie tv 2011 per accertare che le stesse siano state definite tenendo conto dei principi espressi dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 1683 del 18 marzo 2011, in base alla quale non è sufficiente che la regolarità contributiva previdenziale sussista all’atto di erogazione del contributo (come ritenuto per anni dal Ministero) bensì è necessario che tale regolarità contributiva sussista anche all’atto della presentazione della domanda per i contributi. Tale accertamento del Ministero potrebbe comportare ulteriori ritardi nell’emanazione del decreto di riparto dello stanziamento tra le diverse regioni e della relativa conseguente erogazione dei contributi.

 

In ogni caso, sostiene Aeranti-Corallo, è evidente che, in presenza di eventuali ulteriori ritardi nella definizione di una o più graduatorie regionali, è necessario che il Ministero proceda all’emanazione del decreto di riparto dello stanziamento secondo le modalità previste dall’art. 2, com-ma 296 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, secondo il quale lo stanziamento può essere fatto “imputando automaticamente e in via provvisoria, alle regioni e alle province autonome il 90% della somma già assegnata nell’anno precedente, fatta salva la rideterminazione in via definitiva all’esito dei conteggi ufficiali”.

 

E’ altresì necessario, conclude Aeranti-Corallo, che vengano al più presto recuperati i contributi 2009 per le radio locali, caduti in perenzione per una modifica normativa. Infine deve essere al più presto emanato il bando per la presentazione delle domande per le misure di sostegno tv per il 2012. Per il settore radio il termine per tali domande scade invece, come ogni anno, il 30 ottobre. (r.n.)

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