Europa
Il fatturato del mobile commerce europeo dovrebbe passare da 1,4 miliardi del 2011 a quota 19 miliardi di euro da qui al 2017, quando rappresenterà il 6,8% di tutte le vendite online.
Lo rivela l’ultimo studio di Forrester Research (EU Mobile Commerce Forecast: 2012 to 2017) secondo cui a trainare la crescita del giro d’affari legato agli acquisti via telefonino saranno categorie quali i libri, i DVD, i biglietti per i trasporti e i concerti, tutti prodotti e servizi facilmente accessibili attraverso le app ormai diffusissime sugli smartphone.
Sempre secondo le previsioni di Forrester, il numero di acquirenti mobili passerà dai 7,6 milioni del 2011 a 79 milioni tra 5 anni, il che vuol dire che poco più del 45% delle persone in possesso di uno smartphone effettuerà degli acquisti dal device.
Secondo lo studio, condotto su 14 mila consumatori nei principali mercati europei (Francia, Italia, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Spagna e Svezia), la spesa media di ciascun consumatore passerà dai 201 euro del 2011 a 227 euro nel 2017.
“Nei prossimi 5 anni i consumatori europei diventeranno sempre più familiari con il paradigma del mobile commerce e inizieranno a usare il telefonino per effettuare anche gli acquisti online più ‘tradizionali’. Queste vendite non saranno più limitate alle classiche suonerie o alle app e tenderanno a cannibalizzare alcuni canali di reddito esistenti”, ha affermato l’analista Forrester Martin Gill, sottolineando che l’uso del cellulare incoraggerà anche i cosiddetti ‘acquisti d’impulso‘ di beni o servizi a buon mercato che altrimenti non sarebbero stati comprati senza questo strumento.
A dominare il settore del mobile commerce sarà il Regno Unito, grazie alla già alta propensione della popolazione a fare acquisti online. Nel 2017, il fatturato del commercio mobile nel Regno Unito dovrebbe attestarsi a 6,1 miliardi di euro, contro i 4,1 miliardi della Germania e ai 3,1 miliardi previsti per la Francia.
Si tratta di cifre di tutto rispetto, in base alle quali i commercianti dovrebbero iniziare a rivedere le loro strategie, soprattutto nei paesi del sud dell’Europa.
“E’ tempo che i responsabili dell’eBusiness la smettano di pensare al mobile come a qualcosa da fare in futuro e comincino a realizzare un’esperienza di shopping multi-touchpoint con il mobile al centro della strategia”, ha concluso Gill.