Telecom Italia: le nuove misure Ue sulla fibra ottica danno sprint al titolo. In scia le altre maggiori telco europee

di Alessandra Talarico |

Per gli analisti, le notizie provenienti da Bruxelles permettono a Telecom Italia di contare su una migliore valorizzazione della sua infrastruttura fissa per investire nella rete NGN di ultima generazione senza pesare sulla posizione finanziaria netta.

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Dopo una seduta decisamente negativa, ieri, Telecom Italia avanza oggi a Piazza Affari grazie alle notizie provenienti sia dalla Ue che da Brasile e arrivando a guadagnare il 4,5% a 0,733 euro.

Ieri, il titolo ha perso oltre il 6% sulla scia delle notizie sul rallentamento dell’economia brasiliana e di alcune indiscrezioni di stampa che ipotizzavano un blocco della vendita dei servizi mobili nel Paese sudamericano a causa dei reclami sulla qualità del servizio.

Il Brasile rappresenta uno dei mercati più importanti per Telecom Italia – anche alla luce della forte competizione sul mercato italiano – e il titolo sta beneficiando oggi della smentita, da parte di Tim Brasile, delle indiscrezioni sul blocco dei servizi.

 

In aiuto all’andamento del titolo è arrivata anche la decisione della Commissione europea di introdurre un nuovo pacchetto di misure di stimolo agli investimenti nella fibra ottica (Leggi articolo Key4biz).

Il pacchetto, che sarà approvato entro fine anno, mira a garantire stabilità normativa almeno fino al 2020 e fuga i timori dei principali operatori di telecomunicazioni sul possibile abbassamento dei prezzi di accesso all’ingrosso alla rete in rame, introducendo al contempo una serie di misure relative alla non discriminazione e alla flessibilità anche per i prezzi della fibra ottica.

 

La strategia annunciata dalla Commissione, sottolineano quindi gli analisti di Intermonte “…é positiva per il settore in generale e per gli incumbent perché protegge il valore delle reti in rame esistenti e garantisce una maggiore flessibilità in termini di regolamentazione per gli operatori incumbent che vogliono costruire reti NGN”. 

Le indicazioni fornite ieri dal Commissario Ue per l’Agenda Digitale Neelie Kroes permettono quindi a Telecom Italia di contare su una migliore valorizzazione della sua infrastruttura fissa per investire nella rete NGN di ultima generazione senza pesare sulla posizione finanziaria netta.

 

Secondo gli analisti di Mediobanca – che hanno confermato il rating ‘neutral’ e il target price a 1 euro – nonostante permangano incertezze sulla situazione domestica, le decisioni Ue restituiscono a Telecom Italia “un maggior potere di negoziazione per decidere se andare da sola o trovare un accordo con Cdp-Metroweb sulla rete Ngn di nuova generazione”.

Anche per il quotidiano Milano Finanza, il progetto di Bruxelles, potrebbe avere importanti ripercussioni sulle discussioni in corso – ma per ora soltanto in via ‘informale’ – con il ‘ticket’ Metroweb-CDP su un possibile scorporo della rete in rame per porre le basi dello sviluppo di una rete in fibra ottica nazionale.

 

Sulla scia delle notizie provenienti da Bruxelles, anche i titoli degli altri ex monopolisti delle telecomunicazioni europee stanno registrando un buon andamento: France Telecom guadagnava in mattinata l’1,8% sulla Borsa di Parigi e Deutsche Telekom  il 2% a Francoforte, confermandosi miglior titolo del listino.

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