DL editoria, pubblicità online e piattaforme illegali. Un passo avanti contro la pirateria

di di Enzo Mazza (Presidente FIMI e SCF) |

Con il recente obbligo normativo di iscrizione al ROC ci si augura che le autorità di vigilanza comincino ad investigare seriamente su una pratica molto seria che di fatto contribuisce ad alimentare un'attività illegale.

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Editoria - giornali

Con l’approvazione del DL editoria che ha convertito il Decreto Legge 18 maggio 2012 n.63 si obbligano finalmente le concessionarie di pubblicità sul web ad iscriversi nel registro degli operatori di comunicazione tenuto da Agcom.

Questo aspetto non è da sottovalutare anche per quanto attiene al contrasto della pirateria online. E’ noto infatti che buona parte delle piattaforme illegali di distribuzione di contenuti illeciti quali film, video e musica si avvalgono di banner pubblicitari raccolti da concessionarie che non disdegnano di proporre ai propri clienti annunci su grandi portali illeciti. Si tratta di un fenomeno al quale va posto fine.

Proprio il recentissimo caso di Italianshare ha evidenziato come il sito illegale godesse di consistenti ricavi pubblicitari con annunci talvolta anche di brand importanti che dubitiamo vogliano essere associati ad un sito pirata.

 

Con il recente obbligo normativo di iscrizione al ROC ci si augura che le autorità di vigilanza comincino ad investigare seriamente su una pratica molto seria che di fatto contribuisce ad alimentare un’attività illegale. Così come di recente i gestori dei maggiori servizi di carte di credito e Paypal hanno deciso di eliminare le piattaforme illegali dalla propria clientela, é venuto il momento che anche gli investitori pubblicitari prendano coscienza di un fenomeno rilevante che di fatto si pone come una vera e propria attività di sostegno ai servizi illegali. Laddove infatti queste piattaforme non sono più in grado di ricevere sostegno finanziario tramite donazioni e pubblicità esse sono costrette a cessare l’attività. Negli Stati Uniti, l’Asssociation of National Advertiser (ANA) e l’American Association of Advertising Agencies (4A’s) hanno adottato un codice di comportamento sottoscritto dai propri membri al fine di adottare pratiche commerciali con misure che prevengano la pubblicazione di annunci su siti che violano la proprietà intellettuale, che consentano di eliminare immediatamente gli annunci da un sito illegale e procedure per escludere i siti illegali dai servizi e l’adozione di un sistema di raccolta di segnalazioni dai titolari dei diritti.

Si tratta di un importante strumento di enforcement indiretto che colpisce al cuore le risorse finanziarie dei siti pirata.

Includendo le società concessionarie online nel sistema del ROC si fornisce indirettamente ad Agcom un ulteriore elemento per poter agire sul fronte del contrasto alla pirateria.

Va dunque accolta sicuramente in maniera positiva questa innovazione introdotta dalla nuova normativa.

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