Stati Uniti
I guru del mondo dei media si riuniranno da domani, fino al 15 luglio, alla Sun Valley Conference, in Idaho, per discutere del futuro mercato mondiale dell’hi-tech.
Da Rupert Murdoch, il magnate australiano della News Corp che in Italia possiede Sky, a Bill Gates, fondatore di Microsoft, Tim Cook di Apple, Mark Zuckerberg di Facebook, Larry Page di Google, Jack Dorsey di Twitter, Jeff Bezos di Amazon, Dick Costolo di Twitter, tutti i principali operatori del settore saranno presenti a questo appuntamento annuale che raccoglie i player della comunicazione, di internet e dei social network.
Nei giorni scorsi è trapelata la notizia che l’evento clou sarebbe un’intervista d’eccezione: quella di Bill Gates a Mark Zuckerberg.
Ma le sorprese non finiscono qui, anche il premier Mario Monti volerà infatti negli Stati Uniti perché è nella lista degli ospiti d’onore di questo evento dove i ‘grandi’ del settore si confronteranno sulle nuove strategie e sulle opportunità di cambiamento per sostenere la crescita dell’economia digitale.
Il premier italiano, invitato dalla Banca d’affari Allen&Co, specializzata nel mondo dei media, si impegnerà, in questa ricca platea di grandi innovatori dell’economia digitale, a diffondere un messaggio di fiducia verso l’Italia e a promuovere investimenti nel nostro Paese, mentre gli americani stringeranno alleanze e strategie.
Secondo un recente studio Gartner, le spese in nuove tecnologie dovrebbero, infatti, resistere alla congiuntura economica e crescere del 3% nel 2012, per raggiungere i 3.600 miliardi di dollari.
Cifre incoraggianti, sostenute dalla convinzione che le stime resteranno stabili nonostante la crisi dell’Eurozona, della lenta ripresa degli USA e del rallentamento della Cina.
Il cloud, secondo Gartner, è il settore che attira maggiori investimenti, per il quale le spese dovrebbero passare dai 91 miliardi di dollari nel 2011 ai 207 miliardi nel 2016.
L’ICT si avvantaggerà anche degli investimenti delle aziende sul mercato tlc, con circa 1.700 miliardi di dollari dedicati alla gestione del traffico e delle reti (+1,4%) e 377 miliardi di dollari per le infrastrutture (+10,8%).