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Microsoft: conclusa l’acquisizione di Perceptive Pixel. Alla WPC presentate le nuove offerte cloud

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Con l’obiettivo di accelerare l’evoluzione del mercato degli schermi touch, Microsoft ha confermato l’acquisizione di Perceptive Pixel (PPI), società specializzata nel campo della ricerca, dello sviluppo e della produzione di soluzioni di display multi-touch di grandi dimensioni.

Un’operazione che secondo l’azienda di Redmond “aprirà nuove possibilità in termini di produttività e collaborazione”, derivanti dalla combinazione tra gli display touch di PPI e l’hardware dei partner Microsoft, da cui nasceranno “dei potenti PC basati su Windows 8”.

 

PPI, fondata nel 2006 da Jeff Han, è salita alla ribalta nel 2008 quando la CNN e altre emittenti utilizzarono le sue tecnologie per trasmettere le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. L’anno successivo, la società si è aggiudicata il National Design Award nella categoria inaugurale di Interaction Design.

Le sue workstation multi-touch e le soluzioni a parete di grandi dimensioni sono state utilizzate in diversi settori dalla pubblica amministrazione alla difesa, il broadcast, l’esplorazione dell’energia, l’ingegneria e l’istruzione di grado superiore.

“Unendoci a Microsoft potremo beneficiare del momento eccezionale che sta vivendo la divisione Office di Microsoft, operando in stretta relazione con i suoi prodotti, e potremo distribuire questa tecnologia ad un numero davvero elevato di consumatori”, ha affermato Han.

 

E in effetti, Office è in un momento di gran spolvero: nel mondo ne viene acquistata una copia al secondo e – come annunciato ieri dal Ceo Steve Ballmer in apertura della conferenza annuale di Toronto dedicata ai Partner (Worldwide Partner Conference) –  la divisione Office ha raggiunto un miliardo di utenti.

 

Sempre nel corso della Worldwide Partner Conference sono stati presentati corsi di formazione, strumenti e altri programmi che consentono ai partner di fornire nuovi servizi cloud ai clienti.

Le nuove tecnologie che permettono ai provider di servizi di hosting di utilizzare i propri data center Windows Server per fornire funzionalità compatibili con i servizi eseguiti su Windows Azure sono state illustrate da Satya Nadella, Presidente di Server and Tools Business che ha inoltre presentato un nuovo programma che offre ai partner linee guida, corsi di formazione e strumenti software per agevolare la transizione dei clienti dall’infrastruttura virtuale di VMware alla cloud Microsoft.

 

“Grazie alla nuova CTP, i provider di servizi di hosting possono proporre ai clienti servizi cloud chiavi in mano, inclusi siti Web avanzati e hosting di macchine virtuali con un portale self-service ampliabile. Queste funzionalità, eseguite su Windows Server 2012 e Microsoft System Center 2012, assicureranno ai provider di hosting alcuni degli stessi servizi e delle esperienze recentemente annunciate da Windows Azure”, ha spiegato la società, sottolineando che queste funzionalità sono in fase di sperimentazione presso Go Daddy, il principale provider di hosting Web a livello globale. (a.t.)

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