Tv e Minori: per il Consiglio nazionale degli utenti, nuovo decreto consente ancora l’aggiramento dei divieti

di Raffaella Natale |

Secondo il CNU: ‘Il controllo parentale implementato in Italia, peraltro operativo solo su iniziativa dell’utente, non garantisce l’esclusione dei minori dai programmi nocivi come invece prescritto dalla Direttiva Ue’.

Italia


Parental Control

Il Consiglio Nazionale degli utenti solleva alcuni dubbi riguardo al Testo Unico dei servizi di media audiovisivi in materia di tv e minori (Leggi Articolo Key4biz).

Per il CNU, vanno bene le modifiche introdotte dal governo tese a recepire i rilievi della Commissione europea per la tutela dei minori, “non è, però, del tutto fugato il rischio che possa essere aggirato il no a trasmettere prima delle 23,00 e dopo le ore 7,00 film vietati ai minori di anni 14, che costituiva uno dei punti di rafforzamento della precedente normativa a tutela dei minori“.

 

Il CNU nella riunione di ieri ha preso atto delle modifiche, ha accolto positivamente le disposizioni riguardanti il divieto assoluto per le trasmissioni televisive che “possono nuocere gravemente” allo sviluppo fisico, psichico o morale dei minori, salve le previsioni applicabili unicamente ai servizi a richiesta, e ha inoltre valutato con favore che la trasmissione di contenuti inadatti ai minori venga identificata mediante una chiara segnaletica durante l’intera durata del programma, secondo quanto previsto dalla direttive europea.

 

Tuttavia, “il CNU non condivide l’enfasi secondo cui questo decreto introdurrebbe norme più severe a tutela dei minori nella programmazione televisiva. Al contrario manifesta seria preoccupazione per l’ambiguità di una norma che potrebbe prestarsi a interpretazioni lassiste con ricadute negative per i giovani telespettatori”.

Perché, spiega il CNU, “l’art. 34, comma 2 stabilisce che i programmi che possono nuocere allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minori e film vietati ai minori di anni 14 possano essere trasmessi anche in orario diurno in presenza di accorgimenti tecnici che escludano che i minori che si trovano nell’area di diffusione vedano o ascoltino normalmente tali programmi”.

 

Per il CNU, qualora si ritenesse l’attuale cosiddetto ‘controllo parentale‘ rispondente a tali requisiti, “si consentirebbe praticamente l’aggiramento del divieto di tali trasmissioni prima delle 23,00 e dopo le ore 7,00 e si verrebbe così a determinare un quasi completo svuotamento del divieto alla trasmissione di film vietati ai minori di anni 14, che costituiva uno dei punti di rafforzamento della precedente normativa a tutela dei minori“.

 

Secondo il Consiglio nazionale degli utenti televisivi, “gli accorgimenti tecnici dovrebbero essere idonei ed effettivamente in grado di escludere che i minori accedano a programmi nocivi, ma in realtà il controllo parentale attualmente implementato in Italia, peraltro non operativo come default ma solo su iniziativa dell’utente, non garantisce in alcun modo l’esclusione dei minori dai programmi nocivi come invece prescritto dalla direttiva europea”.

 

Il decreto, approvato dal governo su proposta dei ministri per gli Affari europei e dello Sviluppo economico, di concerto con i Ministri degli Affari esteri, Giustizia, Economia e finanze, recepisce i rilievi della Commissione Ue, applica i precetti suggeriti dal Comitato per la Tutela dei minori e distingue in modo più chiaro la diversità tra il regime delle trasmissioni lineari (in chiaro o a pagamento) e quello delle trasmissioni non lineari (on-demand).

 

La nuova normativa proibisce, spiega una nota del MiSE, la messa in onda di film classificati come “vietati ai minori di 18 anni” e di programmi considerati gravemente nocivi dello sviluppo psicofisico dei minori (che potranno invece essere fruiti solo ed esclusivamente mediante servizi a richiesta dell’utente, purché dotati delle necessarie tutele, quali il parental control e il servizio di avvertenza tramite bollino rosso).

 

I film vietati ai minori di 14 anni e tutti gli altri programmi comunque nocivi dello sviluppo psicofisico dei telespettatori più piccoli potranno andare in onda solo fra le ore 23.00 e le 7.00 del mattino, oppure con l’uso obbligatorio di un parental control. In entrambi i casi dovrà sempre essere presente l’apposita avvertenza televisiva (bollino rosso). 


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