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Risultati record per Samsung grazie alle vendite di smartphone: il gruppo coreano ha registrato al secondo trimestre un utile operativo di 4,76 miliardi di euro (6.700 miliardi di wons), in crescita del 79% rispetto a un anno fa e del 14,5% rispetto al primo trimestre, nonostante l’imperversare della crisi in Europa.
La società, che presenterà i risultati dettagliati il 27 luglio, ha però annunciato che il fatturato non è cresciuto con lo stesso ritmo e dovrebbe attestarsi a 47.000 miliardi di won, contro attese per 50.000 miliardi.
Un segno, questo, che le vendite sono trainate dai prodotti ad alto margine come gli smartphone, mentre la pressione sui prezzi è stata più forte del previsto su prodotti quali i televisori e gli elettrodomestici.
Tra aprile e giugno, la divisione telecom ha visto raddoppiare i profitti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a 4,4 miliardi di won. 50 milioni i dispositivi venduti, al ritmo di 380 al minuto, con vendite trainate dagli smartphone Galaxy, che hanno consentito al gruppo di conquistare la prima posizione su questo segmento molto redditizio, davanti a Apple e Nokia e nonostante una carenza di componenti che ha reso molto difficoltoso soddisfare una domanda superiore alle attese.
Per fare un confronto, nel trimestre chiuso a marzo, Apple ha venduto ‘solo’ 270 iPhone al minuto.
E per il trimestre in corso, grazie al Galaxy S III le vendite dovrebbero crescere ancora per attestarsi a oltre 5.000 miliardi di won.
Nonostante questi record, la società si è detta preoccupata per la crisi che sta interessando il Vecchio Continente: “L’Europa – ha affermato un dirigente della società – è il nostro primo cliente sul mercato dell’elettronica di consumo e potremmo aver bisogno di attuare misure di riduzione dei costi se il valore dell’euro continuerà a scendere”.
“I nostri smartphone si vendono come il pane con picchi di crescita del fatturato dal 40% al 60%, ma il quadro generale è molto contrastato a causa delle condizioni dell’economia mondiale e della debolezza dell’euro”, ha aggiunto.
Da aprile, l’euro ha perso il 5% sulla moneta coreana e l’8% rispetto all’anno passato.