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Infrastrutture: via libera dal Parlamento Ue ai ‘project bonds’. All’ICT 20 mln di euro

Europa


Con 579 voti favorevoli, 32 contrari e 9 astenuti, il Parlamento europeo ha approvato lo stanziamento di 230 milioni di euro a supporto dell’emissione di ‘project bonds‘, ossia dei prestiti obbligazionari volti ad attrarre gli investimenti privati in settori strategici quali i trasporti, l’energia e le infrastrutture ICT.

 

Al settore dell’ICT, in particolare, andranno 20 milioni di euro. 200 milioni saranno destinati ai trasporti e 10 milioni alle reti energetiche.

 

Secondo le proiezioni della Commissione europea, entro dieci anni la modernizzazione delle infrastrutture europee necessiterà di un budget compreso tra 1.500 e 2.000 miliardi di euro, quindi tra i 150 e i 200 miliardi di euro all’anno.

Questi finanziamenti, riducendo i rischi per il settore privato, potrebbero smuovere investimenti per 4,6 miliardi di euro, prevede la Ue, con ricadute estremamente positive sull’economia e sulla società nel suo complesso.

 

Il piano, che sarà gestito dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) assume un’importanza particolare in vista del raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020 e per accelerare l’uscita da una crisi che, secondo il relatore del progetto, Göran Färm, non è solo finanziaria, ma deriva anche dal calo degli investimenti.

Dati i pesanti tagli ai budget nazionali e le restrizioni delle banche, bisogna trovare nuovi modi per accelerare gli investimenti per la crescita. I project bonds potrebbero essere importanti, ha spiegato l’eurodeputato, “per rendere attraenti gli investimenti senza rischi eccessivi per i contribuenti”.

 

“Mentre il settore privato finanzierà il grosso di questi redditizi investimenti, il ruolo del settore pubblico in Europa sarà cruciale per raggiungere gli obiettivi del piano Ue 2020”, ha aggiunto Farm.

 

I project bonds saranno introdotti tra il 2012 e il 2013, così da aprire la strada al loro utilizzo nell’ambito del piano di investimenti da 50 miliardi di euro ‘Connecting Europe‘, volto a migliorare le reti europee di trasporto, energia e digitali e che prevede fondi per 9,2 miliardi di euro per sostenere gli investimenti in reti a banda larga veloci e ultraveloci e in servizi digitali paneuropei.

 

L’idea è quella di testare la reazione dei mercati finanziari e di utilizzare l’esperienza pratica dei prossimi 18 mesi per mettere a punto l’iniziativa.

 

“Negli ultimi due anni, la Commissione ha proposto diverse idee e iniziative per utilizzare gli investimenti pubblici in modo mirato a mobilitare ulteriormente gli investimenti privati ​​e smistarli verso i progetti che favoriscano la crescita”, ha affermato il vicepresidente della Commissione, Olli Rehn, ricordando che l’esecutivo europeo ha anche invitato gli Stati membri a chiedere altri 10 miliardi di euro alla Banca europea per gli investimenti per accelerare la crescita e l’occupazione.

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