Sicurezza: ENISA analizza ostacoli e incentivi sul mercato delle assicurazioni contro gli incidenti informatici

di Alessandra Talarico |

Per ENISA la legislazione vigente dovrebbe essere completata con un programma di prevenzione concentrato sul mercato delle assicurazioni digitali che, se incentivato aiuterebbe a migliorare la sicurezza mettendo un costo reale sugli incidenti informatici.

Europa


Udo Helmbrecht

I cittadini e le imprese della Ue potrebbero beneficiare di una migliore protezione dei loro sistemi informatici e dei dati se le società di assicurazione prevedessero tutele anche in questo settore.

Lo rivela il rapporto ‘Incentivi e ostacoli sul mercato dell’assicurazione online in Europa – condotto da ENISA, l’Agenzia Europea per la Sicurezza delle Reti e dell’Informazione.

Il report evidenzia che, nonostante la cyber sicurezza sia una preoccupazione importante per i decisori politici europei e nazionali, oltre che per le imprese e i cittadini, la protezione offerta dalle compagnie di assicurazioni non può, tranne qualche rara eccezione, risolvere i rischi legati alle frodi informatiche.

 

Gli ostacoli allo sviluppo efficace del mercato delle assicurazioni online includono la mancanza di dati attuariali sull’ampiezza del rischio e sul tipo di rischio contro cui individui e istituzioni dovrebbero essere assicurati.

 

Per questo ENISA ha stilato 4 raccomandazioni:

 

  1. Raccogliere dati empirici in materia di assicurazioni online in Europa, osservando i tipi di rischio assicurati, i premi pagati e il livello di indennizzo, così da determinare le tendenze future. Questo compito potrebbe essere assunto dagli assicuratori, dalle imprese o dalle autorità di regolamentazione.
  2. Considerare incentivi che spingano le imprese a migliorare la sicurezza dei loro dati come mezzo per ridurre i rischi e le responsabilità finanziarie in caso di infrazione della regolamentazione sulla protezione dei dati.
  3. Stabile un set condiviso di regole per aiutare le imprese ad attribuire un valore misurabile alle loro informazioni. Un lavoro – spiega ENISA – che potrebbe essere compiuto da un team di consulenti in sicurezza informatica, dalle assicurazioni e dalla Commissione europea con l’eventuale sostegno di ENISA.
  4. Esplorare l’eventuale ruolo dei governi in quanto ‘assicuratori di ultima istanza’ prendendo a modello altre situazioni in cui un intervento dello Stato sia automatico in caso di ‘catastrofe’. Una proposta che potrebbe essere studiata dai governi degli Stati membri e dalla Commissione.

 

“Questo nuovo rapporto di ENISA indica che la legislazione vigente dovrebbe essere completata con un programma di prevenzione concentrato sul mercato delle assicurazioni digitali”, ha affermato il direttore esecutivo ENISA, Udo Helmbrecht.

“Oltre a fornire una rassicurazione legata all’adeguata copertura dei rischi, sviluppare questo mercato aiuterebbe a migliorare i livelli di sicurezza mettendo un costo reale sugli incidenti informatici e mostrando i benefici di una buona implementazione delle pratiche di sicurezza”, ha concluso.

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