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Frequenze: il business delle torri. Gli analisti consigliano l’acquisto di Ei Towers, ma con alcune precauzioni

Italia


Gli analisti consigliano l’acquisto di Ei Towers, anche se con alcune controindicazioni. Il nostro Paese, ricordano, è a metà del guado e la crisi potrebbe implodere se i partner europei non troveranno una via di uscita per molti paesi dell’area, Italia inclusa.

“Le nostre industrie – scrive Repubblica – si devono così confrontare con la recessione e ciò potrebbe riflettersi sui conti di Ei Towers, in quanto i clienti del gestore delle torri, come i piccoli operatori televisivi, soffrono e soffrono parecchio anche perché gli inserzionisti pubblicitari si riducono sempre più e quelli che restano spesso non pagano“.

 

Un fenomeno che intacca pure leader quali Mediaset; un cliente molto importante che oltretutto, come sottolineano i critici, “deve confrontarsi pure con la sostenibilità stessa del modello di business delle televisioni generaliste aggredite dall’evoluzione tecnologica e dal frazionamento di un telespettatore i cui gusti variano repentinamente”.

 

Ei Towers sta sperimentando un ottimo inizio 2012, come testimoniato dai risultati eccellenti raggiunti nel primo trimestre. Il titolo piace molto agli analisti finanziari, in vista anche di un miglioramento della redditività. Per l’esercizio in corso i ricavi potrebbero essere superiori ai 229 milioni di euro del 2011 proformato, mentre l’Ebitda potrebbe superare gli 86 milioni della guidance e raggiungere quota 88 milioni (in aumento dai 78 milioni proforma 2011). E’ atteso anche un ridimensionamento dell’indebitamento, che dovrebbe avvicinarsi ai 100 milioni previsti per fine anno.

 

Secondo Equita Sim, il titolo Ei Towers è da comprare. La raccomandazione “buy” del broker milanese deriva dall’apprezzamento del modello di business, ritenuto molto solido. Equita apprezza anche il “piano di efficientamento i cui effetti sono già emersi nel primo trimestre 2012 a pochi mesi dall’avvio dell’integrazione fra DMT e Ei Towers“.

Intermonte rilancia l’outperform in quanto “apprezziamo l’elevata visibilità dei flussi di cassa e dell’Ebitda originati da ricavi legati a contratti pluriennali, oltreché il piano di sinergie che apporterà maggiore valore e altra generazione di cassa”. Kepler mantiene il buy poiché “ci piace l’alta visibilità generata da contratti di lungo termine a clienti di elevata qualità e riteniamo che l’interesse degli investitori si rafforzerà con l’esecuzione di un piano a cui è abbinato anche un buon ritorno in termini di dividendi“.

Mediobanca conferma l’outperform e a maggio ha alzato stime e target perché “il processo di integrazione procede più veloce delle attese come emerge dal progresso dell’Ebitda, mentre i ricavi trimestrali sono cresciuti più delle previsioni”.

Icbpi ripropone il buy perché “è sottovalutata, i risultati del primo trimestre ne evidenziano le potenzialità e noi apprezziamo l’alta visibilità di un business difensivo”. Centrobanca conferma il buy perché “vediamo leve importanti di crescita e ci piace la buona visibilità sui flussi di cassa”.

Citi inizia la copertura con neutral perché “ha una posizione dominante, ma ha limitata possibilità di crescita organica a causa della forte regolamentazione e dalla dipendenza da Mediaset”

 

Guido Barbieri, amministratore delegato corporate-gestione di Ei Towers, ha commentato a Repubblica: “Continueremo a lavorare con grande celerità sul processo di integrazione, con annessa ottimizzazione dei costi e ricerca di nuove efficienze per migliorare la redditività oltreché la solidità strutturale e tutti quegli indicatori che già oggi ci confortano“. Le nostre iniziative, ha aggiunto, “resteranno così focalizzate sull’esecuzione dell’unione fra DMT ed EI Towers che ha valenza dal primo gennaio 2012″.

 

Il business di Ei Towers consiste nell’offrire ospitalità, manutenzione e servizi accessori a clienti televisivi, radiofonici e telefonici nei 3.200 siti in gestione. Il network di 2.800 siti broadcasting è infatti uno strumento indispensabile per garantire la copertura dell’intera nazione ai principali clienti, mentre le circa 400 torri di telefonia sono per gli operatori del mobile un’utile appendice di copertura in aree non servite dalle reti di proprietà.

 

Ma c’è pure altro poiché, il percorso di crescita potrà fare leva su almeno tre opzioni di sviluppo esogeno a partire da quella inerente la possibilità di offrire il cosiddetto full service ai clienti attuali e pure a quelli che nella seconda parte del 2012 potrebbero aggiudicarsi le frequenze all’asta per l’assegnazione di 6 frequenze in tecnologia DVB-T (Digital Video Broadcasting – Terrestrial).

 

La seconda opportunità, non inserita nei numeri del Piano, è fornita dal Dab (Digital audio broadcasting). Opportunità legate da una parte all’incremento di domanda di ospitalità e di gestione degli apparati di nuova generazione, necessari per la distribuzione del segnale radiofonico digitale, e dall’altra alla possibile domanda di servizi full service. L’ultima opzione esogena è un’opportunità legata ai clienti nel campo della telefonia e in generale nel mondo delle tlc, che oggi rappresentano circa il 10% dei Ricavi di Ei Towers. I principali operatori di telefonia mobile dovranno infatti installare gli apparati necessari per l’accesso a banda larga mobile (LTE) a seguito dell’aggiudicazione delle frequenze che necessiteranno in tempi brevi di copertura su scala nazionale. Nel contempo si stanno affacciando nuovi operatori nel segmento Wi-Max, la cui richiesta di ospitalità sulle torri potrebbe crescere nei prossimi anni. Vi è poi un’altra opzione di grande valenza seppur più problematica poiché, come sottolineano gli osservatori, delle citate 5.800 torri presenti in Italia, oltre 2.000 sono detenute dalla Rai; un pacchetto su cui in più occasioni la cronaca ha parlato di una possibile cessione per alleviare i malandati conti del colosso televisivo pubblico. Uno scenario che, ricordano gli analisti, “nel prossimo futuro potrebbe ripresentarsi con maggiore forza poiché i conti della Rai restano critici, e la criticità aumenta con l’aggravarsi di una crisi scivolata nella recessione, mentre il vertice indicato dall’esecutivo nei giorni scorsi dovrebbe esercitare con maggiore determinazione quel distacco dalla politica “garantito” dal Governo dei tecnici“.

 

Uno scenario che, completano gli operatori, “potrebbe offrire opportunità strategiche importanti ad EI Towers in quanto tutte le simulazioni e tutte le verifiche “tecniche” elaborate mettono in luce le potenzialità implicite in un gruppo che gestirebbe con efficienza un parco di oltre 4.300 torri”.

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