Italia
Slitta probabilmente a martedì prossimo la Commissione di Vigilanza Rai, chiamata a votare per eleggere i sette componenti del nuovo Cda di Viale Mazzini. Per questa sera, infatti, il presidente Sergio Zavoli ha convocato l’ufficio di presidenza che dovrà stabilire la data, ma dai colloqui intercorsi tra i capigruppo dei vari partiti, dopo la fumata nera di ieri, pare che Pdl e Lega abbiano dato la loro disponibilità alla votazione per martedì 3 luglio.
Esponenti del Pd, che ieri hanno tacciato di “irresponsabilità” Pdl e Lega per non essersi presentati alle urne “dopo che avevano stabilito loro di votare quel giorno” e che oggi hanno confermato la loro disponibilità a votare anche martedì prossimo, riferiscono che per “spiegare che ieri è stata una giornata complicata” si sono mossi addirittura i vertici dei gruppi parlamentari, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri.
Probabilmente, è la tesi dei democratici, le complicazioni risalivano “alla bocciatura di ieri in commissione Affari Costituzionali dell’emendamento sul Senato federale, cosa che ha fatto saltare l’accordo tra Carroccio e Pdl”. Probabilmente “era quello il ‘do ut des’ per consentire al Pdl di avere 4 consiglieri su 7″ (Leggi Articolo Key4biz).
Il motivo ufficiale del rinvio avanzato dal Pdl è, però, la concomitanza con altri appuntamenti istituzionali. Il dubbio resta.
Secondo diversi esponenti del Pdl, poi, non si può votare prima del vertice europeo del 28 e 29 di questo mese.
“La Rai non può aspettare più. Ha bisogno di un immediato rilancio, di scelte di trasformazione, di una rapidissima ripartenza“, si legge nel documento approvato oggi all’unanimità dall’assemblea nazionale dei comitati di redazione Rai.
Usigrai reputa “grave il rinvio delle nomine ieri in commissione di vigilanza, con vertici designati che non riescono ad insediarsi e governo aziendale uscente, che resta lì senza legittimazione dopo aver portato sull’orlo del baratro la Rai“.
All’esecutivo Usigrai, l’assemblea ha conferito il mandato a ogni forma di protesta, ivi compreso lo sciopero da proclamarsi immediatamente se si realizzassero ulteriori atti dilatori, intollerabili e inaccettabili.
Dalla sua, il presidente Rai, Paolo Garimberti, ha auspicato che “si possa uscire da questa palude, soprattutto ora che si deve preparare la programmazione autunnale”.
E oggi, intanto, il Dg uscente Lorenza Lei ha presentato in Cda una relazione sull’andamento dei conti e le entrate pubblicitarie ai consiglieri.
“L’andamento della pubblicità è in un momento difficile”, ha detto Garimberti, aggiungendo “Quando la leggeremo vedremo come comportarci“.
“Abbiamo da mettere a consuntivo gli Europei che rappresentano un esborso importante – ha proseguito – affronteremo l’argomento in un consiglio programmato per giovedì prossimo, perché pensiamo che fino a quando non saranno insediati i nuovi vertici questo Consiglio ha il dovere di occuparsi dell’amministrazione dell’azienda“.