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Nomine Rai: c’è baruffa nell’aria. Salta la seduta della Vigilanza per mancanza del numero legale

Italia


Commissione di Vigilanza bloccata, per mancanza del numero legale. La seduta di oggi, nella quale si dovevano eleggere i 7 consiglieri di amministrazione Rai, è stata sospesa e non si è potuto procedere con le nomine.

Per il numero legale erano necessarie 21 presenze su 40 membri della Commissione. Si sono presentati in 18. Secondo quanto riferito dal capogruppo Pd, Fabrizio Morri, erano assenti Pdl e Lega, mentre erano presenti i 16 membri del Pd e Terzo polo, oltre a Pancho Pardi dell’Idv e al radicale Marco Beltrandi.

Assente il secondo membro dell’Idv, Nello Formisano. Il leader Antonio Di Pietro aveva invitato i suoi a non votare, suscitando alcuni distinguo all’interno del partito. Non è ancora stato deciso Il giorno della nuova convocazione della seduta.

 

Il Pd, pronto a votare Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi (indicati dalle associazioni su richiesta di Pier Luigi Bersani), ha parlato di “Comportamento irresponsabile, il governo

convochi un vertice di maggioranza per un chiarimento sulla Rai” (Leggi Articolo Key4biz).

Giorgio Merlo, Pd, vicepresidente della commissione, ha aggiunto: “Non assicurare la governance della Rai è un errore. Noi abbiamo accettato pur tra mille titubanze l’idea di votare il nuovo Cda con questa legge e ci confermiamo, come Pd, una forza responsabile”.

In una nota, Usigrai ha fatto sapere che domani, all’assemblea nazionale dei comitati di redazione, chiederà il mandato allo sciopero qualora vi fossero ulteriori slittamenti ingiustificati e ingiustificabili.

 

“Monti, che se ne avesse ancora bisogno ha potuto constatare il tasso di litigiosità dei partiti sulla Rai, – prosegue la nota -, ripensi alla possibilità di una riforma, in tempi rapidi ponendo la questione di fiducia, tanto se gli fanno saltare quel che ha annunciato farà comunque una brutta figura devastante”.

 

Per quanto riguarda le nomine in quota al Pdl, sembra sicura la conferma di Antonio Verro, ma anche quella di Alessio Gorla. Circolano anche i nomi di Antonio Pilati e Mauro Miccio.

Nell’Udc si fa quello di Rodolfo De Laurentiis. Idv ha confermato l’astensione dal voto, per cui sembra probabile che il settimo consigliere andrà al Pdl.

 

Ieri Mario Monti ha ricevuto, in una visita definita da Palazzo Chigi “di presentazione e di cortesia“, i nuovi vertici Rai da lui designati da ministro dell’Economia: Anna Maria Tarantola per la presidenza, Luigi Gubitosi per la direzione generale.

Un incontro che per molti ha avuto un chiaro significato: il governo intende mantenere questa linea e non ci saranno cambiamenti di rotta. Ma senza l’accordo, tutto rischia di saltare come testimonia la mancata seduta di oggi.

 

Intanto si continua a discutere dell’utilità dell’invio dei curricula, ne sarebbero arrivati circa 300, quando non è stata prevista nessuna audizione e senza l’eventuale obbligo di scegliere tra questi. Per alcuni è stato un passo avanti, per altri una mera ‘pupazzata’, giusto per dare l’idea di rinnovamento, quando invece le nomine come sempre saranno tutte, direttamente o indirettamente, appannaggio dei partiti.

Ieri il gruppo ‘Se non ora quando?’ ha chiesto alla Vigilanza che, nelle votazioni per il nuovo Consiglio, venga applicato il sistema del 50 per cento donne, 50 per cento uomini.

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