Stati Uniti
Con il crescente uso di dispositivi mobili, connessi al web grazie al Wi-Fi, gli Stati Uniti si preparano a dover fronteggiare nei prossimi tre anni una forte crisi di disponibilità delle frequenze.
Secondo il parere della Commissione federale delle comunicazioni (Federal Communications Commission), il traffico sulle autostrade wireless – gestito dagli operatori – dovrebbe raddoppiare ogni anno fino al 2015.
La FCC prevede un ‘deficit’ di frequenze da 90 megahertz per il prossimo anno e successivamente da 275 MHz.
Questo imbottigliamento sulla banda passante comporterà problemi di connessione, rallentamenti e probabilmente prezzi più elevati per i consumatori.
L’analista Jeff Kagan parla di lentezza e interruzioni specie quando si usano determinate applicazioni, come quelle per guardare la Tv o film o l’uso del GPS.
Alcuni operatori hanno già previsto di porre dei limiti alla capacità di connessione o rallentare la velocità sugli smartphone.
Il boom dell’uso di dispositivi mobili, dai telefoni ‘intelligenti’ ai tablet, sta divorando lo spettro radio assegnato al Wi-Fi.
Una grossa porzione di spettro è occupata dalle frequenze radiotelevisive e un’altra è riservata agli usi delle forze di sicurezza o ai servizi per l’emergenza e il traffico aereo.
Per Jeff Kagan, Apple è in gran parte responsabile di questo ‘strangolamento’, per via del forte uso di iPhone e iPad, anche se si stanno moltiplicando pure i dispositivi dotati di sistema Android.
“Dopo l’uscita dell’iPhone, l’industria è cambiata“, ha commentato Kagan. La creazione di centinaia di migliaia di applicazioni sta divorando la rete.
Gli operatori stanno vivendo momenti di forte tensione, poiché le frequenze disponibili sono limitate a circa 2.500 MHz.
Secondo Randall Stephenson, CEO di AT&T, “ci siamo lanciati in una corsa contro il tempo”, la quale determinerà che “prezzi, tempi di downloading e frustrazione degli consumatori aumenteranno”.
Lo scorso anno l’amministrazione Obama ha annunciato la propria intenzione di liberare 500 MHz di spettro nei prossimi dieci anni, ma solo una piccola parte di questa riserva sarà disponibile nel prossimo futuro.
L’attenzione comincia a spostarsi verso la Tv che dispone di 300 MHz, ma ha perso audience a vantaggio del cavo e del satellite.
I broadcaster, dal canto loro, replicano che apportare miglioramenti alle antenne e ai telefoni potrà contribuire a migliorare la situazione.
Per Thomas Hazlett, a capo del dipartimento di economia dell’informazione all’università George Mason, è tempo di rivedere le modalità di assegnazione delle frequenze, che risalgono al 1920 e non considerano il valore economico dei servizi wireless.
Hazlett rimette in discussione alcune assegnazioni, in particolare a enti governativi: “Il Dipartimento di Giustizia pretende d’aver bisogno di tutte queste frequenze, ma come fa a saperlo?”.
Tuttavia l’esperto considera positivamente il piano di Barack Obama e lo definisce una ‘tappa nella giusta direzione’, anche se le misure previste non sono così coraggiose da soddisfare la domanda di mercato e si corre sempre il ischio di soffocare l’innovazione nel settore.