Europa
Nonostante il difficile contesto macroeconomico, l’Europa è ancora un ‘terreno fertile’ per l’innovazione nei settori ad alta densità tecnologica. Ne è convinto il fondo elvetico di venture capital Index Ventures, che ha deciso di lanciare un fondo di 350 milioni di euro per finanziare startup tecnologiche nel Vecchio Continente.
Index Ventures, con sede a Ginevra, investe nel settore tecnologico dal 1996 e ha sostenuto finanziariamente aziende poi diventate leader nei rispettivi settori, da Skype a MySQL e Last.fm per l’Europa, passando per Facebook, Flipboard e Lookout negli Usa.
Il nuovo fondo – ‘riempito’ principalmente da fondi pensione e da fondi di università anglosassoni – si inserisce in un investimento complessivo da 1 miliardo di euro che Index Ventures ha raccolto nell’ultimo anno per completare una piattaforma internazionale volta finanziare le fasi iniziali e la crescita delle start up del settore tecnologico e scientifico.
La somma sarà suddivisa tra una settantina di imprese, sia in fase di seed (nella primissima fase di sperimentazione dell’idea di impresa) che in fase di startup con ‘ticket’ compresi tra qualche decina di migliaia di euro a 15 milioni di euro, principalmente nelle 6 città in cui Index è già attiva (Berlino, Londra, New York, Stoccolma e Tel Aviv), con una proporzione di 2/3 in Europa e 1/3 negli Usa.
Tra i settori su cui si concentreranno gli investimenti, la società indica i big data, il cloud (consumer & enterprise), il commercio elettronico (soprattutto in ambito moda), i servizi finanziari, i giochi, il mobile e i marketplace.
Obiettivo, “esportare la mentalità della Silicon Valley in Europa”.
Gli imprenditori incontrati nelle ricognizioni di Index Ventures in giro per il mondo – da Milano a Mosca, da New York a Berlino – sono accomunati dalla visione “di un mondo in cui pochi settori sono al sicuro dalle trasformazioni abilitate dalla combinazione della portata e dell’efficienza economica apportata da Internet, dalle tecnologie mobili e dal cloud computing e dai loro dirompenti nuovi modelli di business”, sottolinea Index in una nota.
Anche se l’adozione delle tecnologie è sempre più rapida e globale, “continuiamo a credere che l’Europa sia un terreno fertile per scoprire e aiutare innovazioni di portata mondiale”.
Nonostante la crisi economica, infatti, “le startup europee stanno diventando mature”, spiega ancora la società, sottolineando che nel suo portfolio ci sono almeno 20 aziende con scala significativa – che nel 2011 hanno registrato un fatturato complessivo di 1,3 miliardi di euro con una crescita annuale del 75% – oltre ad aziende che hanno creato più di 5 mila posti di lavoro negli ultimi 10 anni.
Restando sempre in ambito hi-tech, un altro fondo specializzato in startup operanti nei settori Internet e Mobile a livello europeo – Connect Ventures – ha concluso due nuovi investimenti in start-up Internet, per un controvalore complessivo di 780 mila euro.
Dopo Secretsales.com, il fondo punta su Ondango e Citymapper.
Il primo – fondato nel 2011 a Berlino da José Matías del Pino e Claudio Bredfeldt e presente in Italia, Inghilterra, Polonia e Spagna con oltre 500 clienti – è un servizio di eCommerce che consente a chiunque, dai grandi retailer ai commercianti di piccole dimensioni o non professionisti, di aprire un negozio direttamente su Facebook, vendendo così i propri prodotti all’interno del Social network sfruttandone tutti gli elementi virali.
Il valore dell’investimento si attesta a 430.000 euro.
Citymapper – ideato da Azmat Yusuf e Mattias Linnap – è un servizio di urban assistance che consente agli utenti di muoversi efficacemente a Londra calcolando in tempo reale il mezzo di trasporto più rapido e conveniente per raggiungere la propria destinazione.
Il valore dell’investimento è di 350.000 euro.
Dopo Ondango.com e Citymapper, il Fondo Connect Ventures intende effettuare il primo investimento in Italia nel breve termine.