Web Tv: ecco come cambia il video-sharing con la piattaforma WimTv

di Raffaella Natale |

Leonardo Chiariglione (CEDEO-WimLabs): ‘WimTV offre agli operatori media uno strumento per realizzare le loro idee di business senza affrontare investimenti in apparati e tecnologie e senza delegare ad altri attori parte del loro business’.

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Leonardo Chiariglione

Il mercato media punta sempre più sul digitale e proprio da questo mondo arriva la soluzione WimTV, nata per offrire alle diverse componenti dell’audiovisivo un ambiente in cui sia possibile interagire per creare nuove forme di business in modo immediato e remunerativo. Con la versione 1.0 di WimTV, rilasciata pochi giorni fa, una Web TV può offrire, on-demand, singoli contenuti a pagamento e gruppi di contenuti in abbonamento, senza  l’obbligo di soddisfare valori minimi, perché ogni incasso è immediatamente accreditato sul conto PayPal della WebTV.

Altre novità sono in arrivo a breve. Infatti, da luglio WimTV offrirà a chiunque la possibilità di trasmettere eventi “live” ai clienti e, con la tecnologia dei pagamenti distribuiti, suddividere automaticamente e immediatamente gli incassi tra chi trasmette e chi organizza l’evento.

 

La tecnologia WimTV è sviluppata da CEDEO, una società tecnologica, mentre il servizio è fornito da WimLabs.

 

Leonardo Chiariglione, amministratore delegato di CEDEO e WimLabs, ha dichiarato a Key4biz che “WimTV offre agli operatori media a qualunque livello – amatoriale, professionale e aziendale – uno strumento per realizzare le loro idee di business senza affrontare investimenti in apparati e tecnologie e senza delegare ad altri attori, talvolta in conflitto di interessi, parte del loro business”.

Chiariglione ha precisato che “WimTV è un operatore neutro che offre servizi con cui gli operatori possono, più facilmente e su un piede di parità, interagire tra loro, aumentando il valore della propria offerta e raggiungendo in modo mirato l’utente finale”.

 

“L’ottimizzazione di tali rapporti – ha spiegato ancora a Key4biz – permette, da una parte, di ottenere remunerazione del proprio ruolo professionale e, dall’altra, di fornire all’utente finale la miglior scelta di contenuti”.

 

“Per offrire i suoi servizi – ha concluso Chiariglione – WimTV utilizza un’ampia gamma di tecnologie quali compressione e trasporto, gestione dei contenuti tra attori professionali, protezione dei contenuti, distribuzione su diverse tipologie di apparati d’utente, micro-pagamenti distribuiti ecc. tutte strettamente integrate in una piattaforma omogenea di servizi”.

 

WimTV è, quindi, una piattaforma web-based con funzionalità di marketplace B2B e distribuzione B2C che collega:  professionisti video (creatori, produttori, fornitori di servizi),  inserzionisti pubblicitari e distributori con lo scopo di fornire la migliore scelta agli utenti finali.

 

Gli altri attori sono tanti, da YouTube a Hulu, la maggior parte dei quali, però, si focalizzano su un set limitato di caratteristiche anche se il video è un business molto strutturato; gestiscono modelli di business restrittivi; il fornitore di servizio fissa regole che gli utenti devono seguire; si fanno cedere ampi diritti di sfruttamento per aumentare i vantaggi loro, non di chi li ha creati; offrono un revenue sharing sbilanciato, ma il video può essere un business serio.

 

WimTV ristabilisce un equilibrio finora alterato, perché permette a chi tratta video di conservare la totale proprietà e il controllo dei contenuti nel loro ciclo di vita; acquisire il diritto di usare i contenuti di loro interesse; realizzare online la flessibilità offerta dal mondo reale a costi molto ridotti; interagire in un solo ambiente con attori che hanno ruoli ed obiettivi complementari; gestire il loro business nel modo loro congeniale mentre la piattaforma si occupa dei dettagli.

 

 

Per maggiori informazioni:

WimTV: nuove opportunità con i contenuti digitali (SLIDES)

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